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Metavisione i Due Metodi

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view post Posted on 12/9/2020, 18:39     +1   -1
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Guardiano del male

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La metavisione è una tecnica di transcomunicazione strumentale video. Così come la metafonia rappresenta il ponte di comunicazione “audio” con piani esistenziali differenti, altrettanto sembrerebbe avvenire con questa tecnica con la sola differenza che attraverso la metavisione si ottengono delle vere e proprie immagini. Come in molti casi, anche questa tecnica prescinde dalle capacità medianiche dello sperimentatore e dall’intervento di forze che alterano il normale funzionamento degli apparecchi coinvolti, portando alla formazione di figure che normalmente non comparirebbero. Uno dei pionieri della metavisione fu Klaus Schreiber, dopo il contatto con la figlia Karin attraverso la metafonia, ricevette un messaggio in cui era chiaro che le entità intendevano manifestarsi attraverso il televisore. Dopo attenti consigli ricevuti tramite registrazioni, si accinse a creare uno “schema di lavoro” per ottenere le immagini sul proprio televisore. Dopo la ricezione di diverse immagini, volti e figure intere decise di allestire un vero e proprio laboratorio dove riprese e catalogò centinaia se non migliaia di video ed immagini provenienti presumibilmente da altre realtà dimensionali. A lui dobbiamo il nome della “tecnica Schreiber”. (Un particolare metodo di collegamento tra videocamere e televisore utile a portare il giusto segnale per la ricezione delle anomalie).


Cosa e serve e come praticare la metavisione

Due telecamere

Un televisore a tubo catodico

Lampade UV

Cavi RCA per il collegamento

Si deve collegare la telecamera con il televisore attraverso dei cavi RCA in modo che si veda in tempo reale ciò che si sta riprendendo. Si punta a circa un metro e mezzo dal televisore stesso, puntandola verso lo schermo. Si otterrà quindi un “loop” tra la videocamera ed il televisore e vedremo sulla TV la TV stessa ripresa dalla videocamera. Ovviamente va regolato lo zoom finché non si ottiene un effetto lampeggiante. Una volta creato il circuito, se si accendono delle lampade UV si invierà un ulteriore segnale elettromagnetico al televisore, questo per far si che tutte le forze elettromagnetiche in gioco siano totalmente fuori controllo e si possano quindi prestare alla manifestazione di forme anomale (Un po’ come avviene con il segnale audio portante delle registrazioni metafoniche).

La seconda videocamera serve per inquadrare il televisore e registrare le formazioni anomale che cogliamo sullo schermo. Si necessita di molta attenzione ed è consigliabile la scansione dei fotogrammi del video che otteniamo dalla seconda videocamera. Le manifestazioni dei volti e delle figure ha una durata massima di 0,5 secondi circa, è per questo che è necessaria la scansione dei fotogrammi e la massima attenzione nel momento della registrazione.


Fonte


Cosa e serve e come praticare la metavisione Metodo 2 Il metodo Downey

Materiale occorrente:
Bacinella colorata (no acciaio o vetro)
Specchio
Acqua
Faretto alogeno (o comunque una lampadina alogena)
Videocamera o fotocamera con modalità video
Programma per video editing (es: Kinovea)

Si immerge uno specchio nella bacinella d’acqua (riempita fino a due dita sopra lo specchio).
Si posiziona la luce a circa un metro di altezza in diagonale rispetto allo specchio (35/40 gradi) in modo che la luce non rifletta interamente sullo specchio ma lo colpisca leggermente, formando quell’effetto di luce blu/viola che si vedrà sulla videocamera. Muovere l’acqua con una mano e, con l’uso della videocamera (posizionata su cavalletto) riprendere lo specchio per alcuni pochi minuti. Finita la ripresa, caricare il video sul pc ed analizzatelo frame dopo frame con un software apposito (Kinovea).

[fonte: web + forum e blog di altri ricercatori sul paranormale]

Questo metodo consente di ottenere volti, parole scritte, immagini (come per esempio cuori), facendo attenzione a non incappare nella pareidolia.

Andrea ha sperimentato una semplicissima tecnica di contatto metavisivo ovvero il metodo Downey e questo uno dei migliori, se non il migliore risultato, ottenuto durante la sperimentazione, ciò che è emerso è un presunto volto biometricamente perfetto.

Fonte
 
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