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Il centro della Terra sta crescendo, ma non come pensavamo

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view post Posted on 8/6/2021, 16:57     +1   -1
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Guardiano del male

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Una nuova scoperta sul nucleo del pianeta getta una luce diversa sul nostro passato e sul nostro futuro.


Il centro della Terra cresce e cresce in maniera asimmetrica.

Per capire di cosa stiamo parlando è bene ripassare qualche lezione di scienze.

Quello che noi chiamiamo comunemente "centro della terra" è in realtà un insieme di strati diversi. Più internamente si trova un nucleo solido di ferro e nichel con un raggio di 1.200 km, ovvero circa tre quarti le dimensioni della luna. Questo è ricoperto da un nucleo "fuso" esterno di ferro e nichel di circa 2.400 km di spessore, a sua volta circondato da un mantello di roccia calda di altri 2.900 km di raggio. Per intenderci, la "crosta" terrestre, ovvero la parte rocciosa che ricopre esternamente il nostro pianeta, ha uno spessore compreso fra i meri 5 e 70 km.

E' in buona sostanza grazie al fatto che la parte più interna del nucleo sia solida e rilasci calore che oggi (e da circa un miliardo e mezzo di anni) il nostro pianeta è in grado di mantenere attorno a sé quel campo magnetico che ci protegge dalla particelle pericolose del Sole. E proprio per questo il nucleo e il suo funzionamento sono ancor oggi oggetti di studi scientifici ad alto livello.





Le ultime novità arrivano dal Dipartimento di Scienze planetarie e della terra di Berkeley, Università della California, e in particolare dallo studio firmato Barbara Romanowicz e Daniel Frost. I due professori di sismologia non solo hanno svelato un nuovo e interessantissimo mistero, ma sulle recenti scoperte sono riusciti a formulare una serie di ipotesi che modificano completamente il nostro modo sia di vedere il passato che di guardare al futuro del pianeta.

Gli scienziati infatti hanno verificato che il nucleo esterno fuso, il quale tende raffreddandosi a precipitare verso l'interno mentre si solidifica, al contrario di quanto precedentemente sostenuto non lo fa in maniera omogenea. Parrebbe infatti che il nucleo solido stia crescendo più velocemente sotto il mare di Banda in Indonesia che sul lato specularmente opposto sotto al Brasile, indicando una diversa velocità di raffreddamento della parte fusa del nucleo. Per fortuna interverrebbe poi la gravità (con la formazione di nuovi cristalli di ferro verso i poli nord e sud) a normalizzare ogni asimmetria, mantenendo inalterata la forma sferica nel nucleo solido più interno, che cresce in media di un millimetro di raggio ogni anno.

Perchè questo avvenga, cioè cosa faccia raffreddare il nucleo fuso a velocità differenti nei differenti punti, e che implicazioni potrebbe avere, sono le prossime domande a cui la scienza tenterà di dare una risposta. Nel frattempo, i due professori affermano che la loro scoperta abbia comunque un che di rivoluzionario. Dimostrerebbe infatti che la dinamica del raffreddamento del nucleo fuso è meno definita di quanto finora calcolato o considerato, e solleverebbe ancora più dubbi sull'"era del campo magnetico prima del nucleo solido".

Considerando la temperatura del nucleo fuso e la sua velocità di raffreddamento infatti, Romanowicz e Frost sarebbero riusciti a dimostrare che è esistito il tempo in cui un campo magnetico (generato come? e tenuto in piedi come?) circondava la Terra in assenza di un nucleo solido. Il nucleo potrebbe avere infatti circa un miliardo e mezzo di anni, il nostro pianeta circa quattro miliardi e mezzo di anni e il nostro campo magnetico circa tre miliardi.


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