Con The Possession torniamo ancora una volta nel mondo del sovrannaturale, in particolare in quello delle possessioni demoniache. Il film, diretto da Ole Bornedal e prodotto da Sam Raimi, racconta la storia di una famiglia che sta passando attraverso un doloroso divorzio: Clyde (Jeffrey Dean Morgan, che può vedere le sue due figlie solo durante il weekend, un giorno le porta ad un mercatino delle pulci. Emily, la più piccola, è subito attratta da una scatola molto particolare, decorata da incisioni in lingua ebraica. La bambina, che riesce a farsela comprare, con il tempo diventa sempre più ossessionata dalla scatola e dal suo contenuto. Anche il suo carattere cambia e, da amichevole e solare, Emily diventa sempre più solitaria e scostante. Qualcosa nell'oggetto che si è portata a casa sembra voler prendere il controllo della piccola e Clyde, dopo una serie di spaventosi eventi sovrannaturali avvenuti attorno a sua figlia, dovrà lasciar da parte il suo scetticismo e cercare di scoprire che cosa la perseguita. La creatura che si nasconde nella scatola di Emily è qualcosa di molto più diabolico ed insidioso di quanto chiunque avrebbe mai potuto immaginare: un dybbuk, uno spirito maligno della tradizione ebraica.
Anche in questo caso la domanda sorge spontanea: come è possibile che The Possession sia tratto da una storia vera? Nel 2004, un articolo di giornale raccontava come su Ebay fosse stata venduta una scatola molto simile a quella del film, e che il venditore affermasse proprio che contenesse un terribile dybbuk, pronto a portare sventura nella vita del nuovo acquirente. Il venditore si soffermava anche a descrivere nel dettaglio tutti gli eventi sovrannaturali di cui era stato testimone e che, secondo lui, erano legati alla malefica scatola: oggetti rotti e fuori posto, incubi ricorrenti con figure demoniache e odori indesiderati in angoli inaspettati della casa. Voi, dai fan dell'orrore quali crediamo voi siate, avreste il coraggio di comprare un oggetto del genere?