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Ma i veri vangeli sono solo 4? No sono di più

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view post Posted on 30/8/2023, 18:37     +1   -1
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Guardiano del male

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I veri vangeli sono molti di più ma per comodità e tornaconto sono stati presi in considerazione solo 4 ma pure gli altri sono veri.


I Vangeli esistenti sono tanti. Perché la Chiesa ne ha ammesso solo quattro, chiamandoli canonici, ed, i primi tre, di questi, sinottici, in quanto quasi simili?

Cosa raccontano gli altri testi, chiamati Vangeli apocrifi, perché o non approvati o considerati in qualche modo falsi?

Noi pensiamo che le biografie di Budda, Cristo, Maometto, non interessino lo studioso, che molto meno dei motivi, delle ragioni, delle condizioni che hanno portato al diffondersi del loro pensiero, o delle immani conseguenze che tali mutamenti hanno provocato nella vita morale dei popoli, nel mondo.

I vangeli nascosti, dei quali i più rappresentativi sono il vangelo di Tommaso, la Didaché, tenuti segregati per migliaia di anni, sono fra i più antichi e vicini alla realtà storica, ma sono stati non scelti dalla chiesa nella selezione iniziata nel concilio di Nicea, del 325, e ratificata in quello di Laodicea, del 363.

La tradizione storica ci dice che YAVE’ ” (YHWH), Dio, avrebbe espresso la sua volontà, con tre eventi miracolosi:

1) Dopo che i vescovi riuniti avevano pregato, solo i quattro vangeli canonici, mescolati agli altri, avrebbero preso il volo, fino a posarsi sull’altare.

2) Su un altare furono poggiati tutti i vangeli in competizione: i falsi caddero tutti a terra, mentre i quattro non si mossero.

3) Una colomba, lo Spirito Santo, viene riferito, volò sulla spalla di ogni vescovo, sussurrando, al suo orecchio, la scelta giusta.

In realtà, i 4 vangeli canonici furono scritti più tardi e da persone che mai avevano conosciuto Gesù, e neppure erano discepoli dei discepoli: e questo perché, unicamente nei primi 30-60 anni, dell’era volgare, non avvenne, di sicuro, il passaggio dalla fase orale, alle prime trascrizioni.

Solo in una seconda fase, si diffuse la scrittura di tutti i vangeli, apocrifi, non apocrifi, ma nessuno prevaleva sugli altri.

Nella terza fase, III secolo, iniziò, al contrario, la prevalenza di alcuni vangeli, sugli altri.

Nella quarta fase, IV secolo, infine, si decise la canonizzazione di alcuni, bandendone gli altri.

Ma, per la cronologia, i primi scritti “cristiani “, furono, oltre le lettere di Paolo, la Didaché, ed i vangeli trovati nei papiri di Ossirinco.

Il primo vangelo canonico, comunque, è quello di Matteo, il più letto e conosciuto, diviso in tre parti. La prima parte parla della genealogia di Gesù.
La seconda del suo ministero nella Galilea.
La terza, degli eventi della sua partenza dalla Galilea, fino alla sua resurrezione. Questo vangelo venne chiamato della Potenza.

Il secondo, di Marco. Questo scrittore non era un apostolo, ma era figlio di una donna di Gerusalemme, chiamata Maria, nella casa in cui i primi Cristiani si riunivano. Lei era la zia di Barnaba ed aveva un ruolo importante nella chiesa, doveva, quindi, conoscere gli apostoli e, probabilmente, Gesù.
Marco presenta Gesù come figlio di Dio, volendo dimostrare che non era l’atteso Messia, ma davvero il figlio di Dio.
Il vangelo, poi, si divide in due parti: la prima, il ministero di Gesù nella Galilea, la seconda, le ultime azioni, a Gerusalemme.

Il terzo vangelo è quello di Luca, è costituito da due parti: la vita di Gesù e le sue tentazioni. La seconda, il suo ministero, nella Galilea.

Il quarto ed ultimo vangelo è quello di Giovanni, molto diverso dai primi tre, in quanto evita di ripetere quanto già scritto, ma è l’unico cronologico in quanto descrive i tre anni dalla prima visita di Cristo a Gerusalemme, fino alla crocifissione.
Come Marco, ci presenta Gesù, non come Messia ma come Gesù parlava di se, come figlio di Dio. Questo vangelo è chiamato universale, o dell’Incarnazione.

Infine gli Atti degli apostoli, che raccontano come Cristo diede mandato ai discepoli, dopo la resurrezione, di andare a predicare, e di come i discepoli fondarono chiese, parlando dell’apostolato e delle opere di San Pietro e San Paolo, e tutto quanto avvenne nei trenta anni, dalla resurrezione, al 63 d.С.

Praticamente, non avendo fatto corsi di teologia, ho avuto modo di constatare che i Vangeli non sono solo i quattro canonici, ma esistono Vangeli Apocrifi, e Vangeli Gnostici.
Mi son chiesto, perciò, come mai un messaggio cosi sconvolgente, come quello di Cristo, per quei tempi, sia stato scritto solo da quattro persone.

I vangeli apocrifi, dal greco ” anocrifos”, nascosto, non rientrano, infatti, nell’elenco dei libri sacri e, quindi, non hanno valore dottrinale, forse .perché insicuri.

Si possono contare, tra questi, i Vangeli degli Ebioniti o dei poveri, di Filippo, di Maria, di Pietro, di Tommaso, il libro segreto di Giacomo, oltre i 600 rotoli del Mar Morto, ritrovati a Qunram.

I Vangeli gnostici, invece, opere nate nell’ ambiente culturale di Alessandria, nell’ ambito di quella corrente mistico-filosofica, chiamata gnosticismo che, in poche parole , significava che il linguaggio di Cristo poteva essere anche esoterico, ossi solo per iniziati: Tra questi , il Vangelo della Verità, della Perfezione, dei Quattro angoli del mondo, di Eva, di Maria, di Filippo, di Giuda di Mattia, di Gamaliele, di Giacomo, di Tommaso.

Molto importante, comunque, il Vangelo di Tommaso Apostolo, contenente l’autentico insegnamento del Rabbi Jeoshu, originariamente scritto in aramaico, e distrutto dagli scribi romani, giuntoci attraverso una versione copta del 1945, a Nay Hammadi, in Egitto.
A differenza di molti altri Vangeli, scritti molto più tardi, sulla base di trasmissioni orali adulterate, il Vangelo di Tommaso riporta parole conformi al reale insegnamento di Cristo, probabilmente registrate dai suoi discepoli, direttamente, mentre Gesù insegnava, e, successivamente ordinate in logie. Per tal motivo, è chiamato il Quinto vangelo, purtroppo sconosciuto ai più, forse, per questo, non istituzionalizzato, dalle autorità religiose.

La Didaché, in greco, Dottrina- Insegnamento, si può considerare, di sicuro, il più antico catechismo cristiano, scritto una sessantina di anni dopo la morte di Cristo, da un giudeo convertito al Cristianesimo e riflette mirabilmente la predicazione di Gesù e degli Apostoli.
La Didaché è, quindi, un documento della massima importanza perché è il più antico delle cultura Cristiana, dopo i Libri del Nuovo testamento.

Sono certo, però, che, anche senza il riconoscimento di vari dogmi, la religione Cristiana sarebbe stata sempre la più alta espressione etico-religiosa, mai enunciata, quella che avrebbe rivoluzionato il pensiero umano, creato una nuova era, segnato l’inizio di una nuova datazione.


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