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Terremoto ai Campi Flegrei

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view post Posted on 5/10/2023, 18:00     +1   -1
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Guardiano del male

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Durante il mese di agosto 2023 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 1118 terremoti con una Magnitudo massima=3.6±0.3. Di questi, 1026 eventi (circa il 91.8% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 75 eventi (circa il 6.7% del totale), hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 14 eventi (circa l’1.3% del totale), hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9 e 3 eventi (circa lo 0.3% del totale), hanno avuto una magnitudo ≥ 3.0. In totale sono stati localizzati 703 eventi (circa il 63% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4 km.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo confermano una geometria radiale del sollevamento centrato nell'area di Pozzuoli con una velocità massima di circa 15±3 mm/mese da gennaio 2023. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 113 cm da novembre 2005, di cui circa 80 cm da gennaio 2016.
I valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano una lieve tendenza all’aumento. I parametri geochimici confermano i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell'area della Solfatara si conferma essere elevato di circa 4000 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.

Fonte 1




Due scosse di terremoto nei Campi Flegrei sentite pure a Napoli: la più forte di magnitudo 2.6, torna la paura



Altre scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei e in tutta l’area occidentale di Napoli. Mercoledì 3 ottobre la terra è tornata a tremare, con due scosse ravvicinate che si sono manifestate nel giro di circa mezz’ora. Il sisma più intenso si è verificato alle 10:46, misurando una magnitudo di 2.6. Precedentemente, alle 10:18, si era verificato un altro evento sismico con una magnitudo di 1.7. Non c’è pace per i residenti, che da diverse settimane devono fare i conti con la preoccupazione per lo sciame sismico e il timore di eventi disastrosi, come una possibile eruzione vulcanica

Lo sciame sismico
La serie di terremoti che sta nuovamente colpendo l’area dei Campi Flegrei ha iniziato con un primo evento di magnitudo 1.7, che ha causato vibrazioni avvertite anche dai residenti locali. L’epicentro di questo terremoto si è verificato a soli 2 km di profondità, nella zona dell’Accademia Aeronautica.

Poco dopo, alle 10.47, è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 2.6. Questa volta l’area interessata è stata ancora più ampia, coinvolgendo la zona tra i Campi Flegrei e la città di Napoli. L’epicentro di questa scossa è stato localizzato a una profondità di 3 km nella zona del Rione Solfatara.

Il terremoto di lunedì 2 ottobre
I residenti sono ancora in apprensione per la scossa di terremoto di magnitudo 4 che ha colpito la zona lunedì 3 ottobre.

Questo evento, insieme alle altre forti scosse – fra cui quella del 27 settembre, valutata come la più forte registrata in provincia di Napoli negli ultimi anni – ha alimentato le preoccupazioni per una zona il cui rischio sismico elevato è ben noto.

Il rischio di eruzione
Se si escludono gli eventi sismici di maggiori proporzioni, per la maggior parte l’area a ovest del centro di Napoli è stata interessata da terremoti di entità trascurabile. Si tratta di una situazione non nuova, ma che ha comunque nutrito le paure dei residenti nell’ottica di subire un evento catastrofico.

Giovanni Macedonio, geofisico dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, ha parlato in ogni caso di rischio “relativamente basso” di eruzione vulcanica nei Campi Flegrei.

La situazione è sotto stretto monitoraggio attraverso satelliti e GPS, con l’osservazione delle minime deformazioni del suolo e l’analisi delle temperature e composizioni dell’acqua e del gas. Tuttavia, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito non ha escluso che, con l’attività sismica in aumento, possano verificarsi altre scosse con alta magnitudo, fino a 5, con conseguenti danni probabili agli edifici.

e parole del sindaco di Napoli Manfredi
Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha allontanato l’ipotesi di un’eruzione vulcanica. “In questa fase dobbiamo fare distinzione tra due tematiche connesse tra loro che hanno impatto diverso” ha osservato il primo cittadino.

“Le crisi bradisismiche che stiamo vivendo in questi giorni allarmando la popolazione, sono crisi che rappresentano una conseguenza dell’attività che avviene in profondità magmatica ma non rappresenta un precursore di una fantomatica eruzione” ha detto il sindaco di Napoli. “Nei casi delle ultime crisi bradisismiche, le scosse si sono arrestate senza conseguenze estreme”.

Fonte 2
 
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view post Posted on 7/10/2023, 18:09     +1   -1
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Campi Flegrei, il suolo si alza. Parla il vulcanologo: scenari da brividi


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Un piano di evacuazione in caso di evento di bradisismo grave nella zona dei Campi Flegrei.
Ci lavora il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, che porterà un decreto apposito in Consiglio dei ministri. Mentre quello per l’evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio c’è già.
Ora a parlare è Giuseppe De Natale, geologo e fisico di solida fama internazionale, dal 2013 al 2016 Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, coordinatore del progetto Campi Flegrei Deep Drilling Project, premio Sergey Soloviev 2018 dall’European Geosciences Union, e dirigente di Ricerca dell’Ingv.
L'esperto è netto: "L’avevo previsto e scritto già nel 2018, non fui ascoltato".
Come si legge su Quotidiano Nazionale, De Natale è convinto da tempo di quanto poi realmente sta accadendo: "Innanzitutto ci tengo a precisare che quanto dirò non rappresenta necessariamente la posizione ufficiale dell’Ente.
Parlo come ricercatore che si occupa da 40 anni di questi argomenti", dice.
De Natale, dopo la nuova scossa di magnitudo 4.0, che tiene in uno stato di ansia le persone che vivono tra Pozzuoli e Napoli, ammette: "Non è mia intenzione allarmare o tranquillizzare.
Quali azioni compiere? "Intanto capire quello che sta succedendo. La sismicità dipende dal fatto che il sollevamento del suolo sta aumentando, nel porto di Pozzuoli dal 2006 a oggi è di 1,20 metri.
La risalita è la spia che in profondità, tra zero e tre chilometri, c’è una sorgente di pressione, che può essere magma o acqua che si sta riscaldando, che spacca anche le rocce e, quindi, determina terremoti sempre più forti e frequenti", spiega il vulcanologo.
Il consiglio è di "agire subito, senza creare allarmismi, controllare gli edifici ed evacuare quelli fatiscenti".
L’importante, in un’emergenza come questa, è fare le azioni giuste, rapidamente".


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