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view post Posted: 9/12/2008, 15:25     Poteri paranormali, esistono? - Parapsicologia

Percezione extrasensoriale



Viene chiamata percezione extrasensoriale o ESP (acronimo dell'espressione inglese Extra-sensory perception) ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi. Un sinonimo diffuso è anche sesto senso. L'uso di questo termine sottintende la ipotetica esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico.

Le percezioni extrasensoriali vengono chiamate in modi diversi a seconda della loro natura:

capacità di prevedere il futuro (precognizione)
capacità di percepire visivamente cose non visibili naturalmente (chiaroveggenza)
capacità di comunicare con il pensiero (telepatia)
Il campo di studio delle percezioni extrasensoriali (e di altre presunte manifestazioni paranormali come la psicocinesi) è chiamato parapsicologia.

Il dibattito sull'esistenza delle percezioni extrasensoriali

Il dibattito sull'esistenza o meno delle percezioni extrasensoriali è molto acceso. Da un lato i sostenitori dell'esistenza di questi fenomeni portano a sostegno delle loro tesi alcune ricerche, peraltro non basate sul metodo scientifico, dall'altro sono vengono sollevati dubbi significativi sulla validità metodologica di questi studi.

Prescienza

La prescienza (dal latino præ-, "prima" + scio, "sapere"; il quale traduce il greco prògnosis: pro-, "prima" + gnòsis, "conoscere, sapere") o preconoscenza (dal latino præ-, "prima" + cognosco, "conoscenza") o precognizione (dal latino præ-, "prima" + cognitio, "conoscenza") o preordinazione (dal greco pro-, "prima" + horizo, "delimitare o stabilire dei limiti") è la facoltà di vedere nel futuro.

L'individuo in possesso di tale ipotetica capacità, che rientra nella chiaroveggenza, sarebbe in grado di acquisire conoscenze di eventi, luoghi o oggetti, situati in un futuro più o meno lontano.

Dal punto di vista scientifico non esistono studi in grado di dimostrare l'esistenza di tale facoltà, che si fa in genere rientrare nel campo della pseudoscienza assieme alle altre ipotetiche facoltà paranormali.

Da un punto di vista teologico la prescienza è la conoscenza che ha Dio degli eventi a venire.

Teologia

Mosè Maimonide, (Guida dei perplessi), la definisce come un attributo di Dio secondo il quale, per la religione ebraica, egli conosce già tutte le cose possibili senza che con questo le privi della loro possibilità e privi l'uomo perciò della responsabilità delle sue azioni.
Nel pensiero di Sant'Agostino d'Ippona la libertà umana è definita dal libero arbitrio. Dio, che è onnisciente e conosce il futuro, ha dato piena libertà all'uomo, ma sa che, lasciandolo libero, questi peccherà. L'uomo, così peccando, ha commesso il peccato originale, e sebbene egli sia divenuto indegno di ricevere la salvezza, Dio, conoscendo le sue possibili scelte verso il male o verso il bene, dona ad alcuni, con la Grazia, la possibilità di salvarsi, mentre ad altri lascia la libertà di dannarsi; questa non è però una scelta divina arbitraria, ma è semplicemente la prescienza di Dio che, nell'eternità, vede coloro che possono ricevere la Grazia e coloro che non possono.

Fantascienza

La capacità di vedere nel futuro è un tema che è stato sviluppato in molti modi nelle storie di fantascienza, dove in genere apporta un potere importante e spesso decisivo.

Frank Herbert, nel Ciclo di Dune, non ne parla come la capacità di vedere un futuro statico ma piuttosto quella di indovinare i diversi cammini possibili, con le loro conseguenze e la loro probabilità. Questo dono è però anche un grave peso da portare; il Sentiero Dorato ne è l'esempio migliore.
Isaac Asimov, nel Ciclo della Fondazione ne fa un approccio matematico: la Psicostoria, una scienza immaginaria in grado di prevedere l'evoluzione della società umana.
Philip K. Dick, in Rapporto di minoranza e altri racconti (adattato da Steven Spielberg nel film Minority Report) utilizza la prescienza come uno strumento della polizia per eliminare i crimini.
L'oracolo nel film Matrix è un meta-programma che garantisce l'equilibrio del sistema informatico globale nel mondo, capace di leggere il futuro.
Yoda in Guerre Stellari spiega a Luke Skywalker che la visione è una delle facoltà derivate dal controllo della Forza, commentandola con un sofismo: "sempre in movimento è il futuro".
Destiny (Irene Adler), un personaggio degli X-Men (Marvel Comics), è un mutante col potere della prescienza. Utilizzerà questo dono per scrivere articoli che profetizzano, in particolare, l'avvento dei Dodici.

Chiaroveggenza

La chiaroveggenza è la capacità di acquisire conoscenze di eventi, luoghi o oggetti, che possono essere lontani (nel tempo o nello spazio) oppure nascosti, attraverso una presunta percezione extrasensoriale.

La parola deriva dal francese clairvoyance, «visione chiara», e questa dal latino clarus, «chiaro» e videre, «vedere»; a seconda del contesto si può intendere sia alla lettera come percezione di tipo visivo, sia in senso esteso come acquisizione generica di conoscenza; in questo senso esteso è chiamata anche telestesia o metagnomia.

Chi è dotato di chiaroveggenza è chiamato chiaroveggente

La chiaroveggenza, come termine della parapsicologia, è distinta dalla divinazione poiché in quest'ultima le conoscenze provengono da una fonte soprannaturale come una divinità o un ente spirituale, mentre nella chiaroveggenza provengono direttamente dalle capacità del sensitivo. Tuttavia questa distinzione non è sempre rispettata: sia nell'uso comune sia nell'uso letterario i termini "chiaroveggenza" e "chiaroveggente" sono talvolta utilizzati anche per pratiche di tipo divinatorio, come la chiromanzia o la cartomanzia; c'è chi addirittura li usa per indicare una spiccata perspicacia di tipo intellettivo, che è però estranea sia alla chiaroveggenza sia alla divinazione.

Storia

La credenza che esistano fenomeni di chiaroveggenza esiste da sempre in tutte le culture. In Occidente, uno dei primi chiaroveggenti ad acquisire grande notorietà fu, nel XVIII secolo, il mistico svedese Emmanuel Swedenborg, che suscitò perfino l'attenzione di Kant, nell'opera I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica (1766). La chiaroveggenza era anche uno dei fenomeni attribuiti ai pazienti di Franz Mesmer.

Durante l'epoca d'oro dello spiritismo, a cavallo tra XIX e XX secolo, numerosi medium affermavano di poter praticare la chiaroveggenza, che è stata studiata scientificamente dalla Society for Psychical Research a partire dal 1882.

Alcuni parapsicologi ritengono che chiaroveggenza, telepatia e precognizione siano manifestazioni diverse di uno stesso fenomeno; tuttavia non è ancora stata formulata una teoria soddisfacente di quale possa essere tale meccanismo, né tantomeno sono state trovate fino ad ora prove scientifiche che tali fenomeni esistano davvero.

Alcuni medium e sensitivi, tra i quali l'olandese Gerard Croiset, hanno affermato di poter individuare attraverso la chiaroveggenza persone scomparse (generalmente deceduti dei quali non è ancora stato ritrovato il cadavere).

Telepatia

Questa voce o sezione di parapsicologia è ritenuta non neutrale.

Motivo: la voce è stata ampliata con "presunti" studi controllati dati invece per certi e verificati

La telepatìa, detta anche trasmissione del pensiero, è la ipotetica capacità di comunicare con la mente, cioè senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. Il termine "telepatia" venne introdotto nel 1882 da Frederic William Henry Myers e deriva dal greco, tèle (lontano) e pàtheia (sentimento). Come la precognizione e la chiaroveggenza, la telepatia fa parte delle cosiddette percezioni extrasensoriali o ESP e più in generale, di quello delle presunte "facoltà paranormali". Rientra nel campo di indagine della parapsicologia.

Cenni storici

I primi studi su questa presunta facoltà paranormale furono condotti dalla Società per la Ricerca Psichica di Londra, verso la fine dell'Ottocento.

Il primo laboratorio di parapsicologia fu costituito negli anni 1930 negli Stati Uniti d'America, quando il professor Joseph Rhine della Duke University di Durham (Carolina del Nord) condusse numerosi esperimenti, con l'ausilio ad esempio delle carte Zener, per accertare l'effettiva realtà della telepatia. Un esempio degli esperimenti con le carte è la serie Pearce-Pratt (dal nome rispettivamente del soggetto, lo studente Hubert Pearce, e dello sperimentatore, J. Gaither Pratt). Le prove venivano eseguite tenendo l'agente e il percipiente in edifici separati del campus della Duke University. Nell'arco di oltre 300 esperimenti, Pearce ottenne una media di 9,9 successi per prova su 25 (mentre l'aspettativa casuale era soltanto di 5). In una serie di 4 esperimenti, si ebbero 558 successi su 1.850 prove: l'aspettativa casuale era di soli 370. Le probabilità che questi risultati fossero dovuti al caso erano di una su 22 miliardi. [3] Gli esperimenti di Rhine furono replicati con successo in varie università e centri di ricerca sia americani che europei (Università del Colorado, Tarkio College nel Missouri, Bard College di New York, ecc.).

Diverse critiche furono avanzate, soprattutto in merito alle metodologie sperimentali e alle valutazioni statistiche dei risultati, ma Rhine dimostrò in varie occasioni la validità del proprio lavoro. Quando ad esempio lo psicologo C. E. Kellog, della McGill University, respinse l'approccio statistico di Rhine giudicandolo privo di fondamento, Rhine rispose alle obiezioni di Kellog, e alla fine l'Institute for Mathematical Statistics convalidò i metodi utilizzati dai ricercatori della Duke. La più completa e dettagliata presentazione degli esperimenti di Rhine è contenuta nel libro Extra-Sensory Perception After Sixty Years (a volte abbreviato come ESP-60), pubblicato nel 1940. L'opera fu accolta con interesse e recensita da varie riviste di psicologia, e nell'anno accademico 1940-1941 fu perfino adottata come libro di testo per corsi introduttivi di Psicologia a Harvard.

Secondo una concezione filosofica indiana antica e parzialmente rimodernata, la comunicazione telepatica, si effettuerebbe attraverso una immensa rete di cui le persone costituirebbero le maglie, rete che comprende l'universo e nella quale il sensitivo è collegato con le altre parti e ogni cosa è collegata con il tutto.

Il metodo ganzfeld

Negli anni 1970 un altro parapsicologo americano, Charles Honorton, si interessò di telepatia introducendo una nuova metodologia di studi, chiamata tecnicamente Ganzfeld (dal tedesco "campo uniforme"). Negli esperimenti di Honorton un soggetto ("percipiente") veniva isolato sensorialmente applicando ai suoi occhi due mezze palline da ping-pong e alle sue orecchie una cuffia che emetteva un "rumore di fondo". In queste condizioni di deprivazione sensoriale, il soggetto doveva cercare di recepire immagini o informazioni inviate da un'altra persona ("agente") posta in un'altra stanza.

Anche Honorton pensava di aver trovato risultati statisticamente positivi a favore dell'esistenza della telepatia, ma di nuovo le critiche furono numerose. In particolare, lo psicologo scettico Ray Hyman intavolò un serrato dibattito con Honorton, rifiutando le conclusioni di quest'ultimo e la significatività dei risultati. Per dirimere la questione, si procedette allora ad una metanalisi. Furono presi in esame tutti gli esperimenti pubblicati fino a quel momento (1985), e si trovò che il 55% aveva prodotto risultati significativi (contro il 5% di media casuale). In seguito all'esclusione di tutti gli esperimenti contestati da Hyman per questioni di differenze procedurali e di valutazione statistica, permaneva ancora un 43% di risultati significativi: la probabilità che ciò fosse dovuto al caso era di uno su oltre un miliardo. Ulteriori analisi esclusero che i risultati fossero dovuti solo ad alcuni sperimentatori, e dimostrarono che non sussisteva alcun problema di pubblicazione selettiva (infatti, per ridurre al livello del caso i risultati ottenuti avrebbero dovuto esserci 451 esperimenti falliti e non pubblicati, una quantità enorme tenendo conto del ridottissimo numero di scienziati impegnati nella ricerca parapsicologica e della complessità del metodo ganzfeld).[6] Il matematico Christopher Scott, assai critico verso i fenomeni psi, definì l'analisi di Honorton "la più convincente argomentazione a favore dell'esistenza dell'ESP che io abbia mai incontrato". In un comunicato congiunto pubblicato nel 1986, Honorton e Hyman, pur dissentendo sull'interpretazione dei risultati, concordarono nell'affermare che i dati complessivi "non possono ragionevolmente essere spiegati dalla pubblicazione selettiva o dalle analisi multiple". Nello stesso comunicato, i due proposero più stringenti standard metodologici ai quali i futuri esperimenti si sarebbero dovuti conformare. Nel 1989 Honorton pubblicò il risultato di 11 nuovi esperimenti (detti di "auto-ganzfeld") condotti secondo le condizioni stabilite nel comunicato congiunto (tra le altre cose, l'equipe di Honorton si avvalse della consulenza di due prestigiatori professionisti, che dichiararono a prova di frode il nuovo sistema automatizzato), con una media di successo del 34% (1 probabilità su 20.000 che fosse dovuta al caso). Unendo questi risultati ai lavori precedenti che usavano lo stesso metodo di valutazione, si ottiene una probabilità di casualità estremamente elevata: 1 contro oltre 10.000 miliardi.

Dal 1974 al 2004 sono stati condotti complessivamente 88 esperimenti in ganzfeld, con una percentuale di successo del 32% (1.008 su 3.145 prove). Le probabilità che questo risultato sia dovuto al caso sono di 1 su 29.000.000.000.000.000.000.[9]

Conclusioni

Nonostante questi dati, la comunità scientifica, in generale, ritiene tuttora non provata la realtà dell'effetto telepatico.Negli ultimi anni si sta tuttavia assistendo ad un almeno parziale riconoscimento dei risultati ottenuti dai parapsicologi[senza fonte]. Un indizio di questo cambiamento può essere considerata, ad esempio, la nuova considerazione riservata ai fenomeni psi nel manuale di psicologia Introduction to Psychology, di Hilgard e Atkinson. Nell'edizione del 1990, infatti, si legge: "Nelle precedenti edizioni abbiamo discusso la parapsicologia ma siamo stati molto critici sulla ricerca e scettici sulle asserzioni fatte in quel campo. E sebbene abbiamo ancora forti riserve circa la maggior parte della ricerca parapsicologica, troviamo però che i recenti lavori sulla telepatia con l'uso della procedura ganzfeld siano degni di attenta considerazione".

La nota associazione scettica James Randi Educational Foundation ha messo un premio di un milione di dollari per chiunque sia in grado di dimostrare un fenomeno di telepatia (o altra facoltà paranormale) in condizioni di adeguato controllo sperimentale.

In Italia, il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) si offre di analizzare ogni persona che sia disposta a provare la propria abilità telepatica. Il test preliminare da superare è il seguente: al soggetto trasmittente saranno mostrate quattro immagini a colori, ed egli dovrà trasmetterne una, scelta a sorte, al soggetto ricevente, col quale non potrà, ovviamente, comunicare durante la prova. Il ricevente avrà davanti a sé quattro immagini identiche a quelle del trasmittente, e dovrà indicare quale è l'immagine che gli è stata trasmessa. Per dimostrare una qualche dote telepatica, la prova dovrà avere successo almeno 15 volte su 20.

Nessuno finora ha superato, in Italia e nel mondo, questi test preliminari. Va però detto che molte polemiche ruotano intorno al Premio Randi e alle sfide analoghe promosse da altre associazioni scettiche, e che l'accettazione scientifica di determinati fenomeni deve necessariamente basarsi sui risultati di laboratorio e sulla ripetizione degli esperimenti. Tali iniziative vengono quindi ritenute dalla maggior parte degli studiosi di scarso o nessun significato ai fini della valutazione scientifica dei fenomeni ESP.[senza fonte] Lo stesso Ray Hyman, ad esempio, ha osservato: "Gli scienziati non si basano su una singola prova, e dunque anche se qualcuno vincesse un grosso premio in denaro con una dimostrazione di questo tipo, questo non convincerebbe nessuno. La prova, in scienza, si ottiene attraverso la ripetizione, non sulla base di esperimenti singoli".

Edited by demon quaid - 27/5/2016, 00:08
view post Posted: 7/12/2008, 18:44     Titor John - Personaggi misteriosi e curiosi

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Qualche anno fa su Internet, e precisamente Il 2 novembre 2000, qualcuno, usando l’appellativo di “Timetravel_0” ed in seguito il nome di John Titor, inizia a scrivere messaggi in vari forum di Internet dedicati ai viaggi nel tempo e dichiara di essere un viaggiatore nel tempo proveniente dal 2036.

Egli dichiara di essere un soldato e di lavorare per un progetto governativo: pur essendoci ben altri sette viaggiatori temporali, per questa missione è stato scelto proprio lui, per il legame di parentela che lo lega al nonno, ingegnere dell'IBM: è stato infatti inviato nel 1975 per incontrare e recuperare dal nonno un computer trasportabile IBM 5100, che a suo dire contiene importanti funzioni che gli permettono di svolgere un'operazione vitale per il mondo del 2036 e cioè di effettuare conversioni fra i vecchi sistemi IBM e UNIX e permettere così all'epoca di Titor (2036 circa) di sopravvivere al collasso dei sistemi UNIX previsto per l’anno 2038.

Le nascoste proprietà della macchina risiederebbero, per Titor, nella capacità di tradurre i linguaggi UNIX, APL e BASIC tra loro. Dopo aver recuperato il computer, Titor sta facendo sosta nell'anno 2000 (anno appunto in cui inizia a lasciare messaggi in internet) per far visita alla propria famiglia e a se stesso da bambino e per vedere di persona gli effetti del Millenium Bug.

Nei suoi molti messaggi, Titor dichiara di non voler convincere nessuno dell'autenticità della propria storia ma risponde in modo esauriente alle domande nei forum e fornisce dettagli tecnici e anche alcune immagini della sua "macchina del tempo": un modello C204, che verrà fabbricato nel 2034, pesante circa 250 chili. Le discussioni che sostenne, le risposte alle domande che gli furono poste, fecero cambiare idea a molti, i quali finirono per credere a quanto l’uomo affermava.

Il 24 marzo 2001, John Titor annuncia il proprio ritorno nel 2036 e da allora non si è più fatto sentire.
Ovviamente, tra le domande più ricorrenti formulate a Titor durante le sue conversazioni, ci sono quelle riguardanti fatti od avvenimenti recenti che, ovviamente, un uomo del futuro non può non conoscere: chi vincerà il campionato di calcio, quante sono state le vittime dell’incidente aereo di ieri, quale sarà l’andamento della borsa per i prossimi mesi, ecc.

Titor, però, ha sempre evitato di rispondere a domande come queste, giustificandosi affermando di non ricordarsi con questa frase “nessuno di voi è in grado di ricordare che tempo abbia fatto il 26 aprile 1974, come nessuno di voi ricorderebbe quante persone precisamente siano morte, per esempio, nella tal strage, ecc.”. Al contrario, Titor rispose molto volentieri alle domande riguardanti il futuro del mondo. Ed il futuro che prospetta non è affatto dei più rosei, e si concluderà in una guerra nucleare globale molto breve ma devastante nel 2015.

In America, il presidente del 2005 (che Titor non indica nel nome), cercherà di essere il nuovo Lincoln, cercando di tenere uniti gli stati, ma le loro polizie negheranno alcuni punti della Carta dei Diritti. Nel 2009 si insedierà un nuovo presidente, che, però, non cercherà di fare nulla per rimediare alla situazione di crisi. Nel resto del mondo, andranno acutizzandosi i problemi in Medio Oriente, soprattutto a causa dell’instabilità occidentale: Israele sarà attaccato dai paesi islamici (il riferimento è da intendere nel senso di attacchi kamikaze); a sua volta, Israele, supportato militarmente dai paesi occidentali, risponderà all’offensiva.

La guerra, dice Titor, sarà condotta utilizzando armi nucleari e di distruzione di massa. In Estremo Oriente, invece, la Cina, sfruttando l’instabilità politica mondiale, “annetterà forzatamente” Corea, Taiwan e Giappone. La situazione collasserà definitivamente nel 2015, quando la Russia, per “rimettere in ordine le cose”, bombarderà Europa (in risposta allo schierarsi di un massiccio esercito europeo in Germania), Australia, Cina e Stati Uniti: sarà questa la Terza Guerra Mondiale, che causerà 3 miliardi di morti. Titor non dice precisamente quando il bombardamento avrà inizio, tuttavia si lascia sfuggire la data del 12 marzo 2015, ore 3.45, ora di Washington.

Le radiazioni e alcuni effetti degli impulsi elettromagnetici generati dalle armi nucleari renderanno inutilizzabili taluni macchinari: per questo, nel 2036 ci sarà ancora chi userà macchine da scrivere, biciclette e vecchie stufe a legna. Il lavoro manuale sarà molto praticato, essendo venute meno le grandi distribuzioni e la possibilità di commerciare al di fuori della propria realtà territoriale. La maggior parte dei territori colpiti dalle bombe sarà radioattiva, per cui sarà necessario, per esempio, depurare l’acqua prima di berla. A tutti sarà richiesto un addestramento militare ed una buona conoscenza delle armi da fuoco: questo per l’autodifesa e la sopravvivenza.

Diverranno più rapidi i trasporti, soprattutto via binario, migliorerà la tecnologia applicata alla medicina, l’AIDS sarà sconfitta, gli studi sul cancro avanzeranno ma si diffonderà maggiormente la Sindrome della Mucca Pazza e la manipolazione genetica e riprenderanno i viaggi spaziali. Sarà permessa la manipolazione spermatica e delle cellule-uovo, poiché sarà molto difficile procreare.

La storia di John Titor, l’uomo del futuro, come spesso accade per argomenti come questi, affascina molto sia perché fa un certo effetto parlare con qualcuno proveniente dal futuro di cose ancora da venire, sia perché le implicazioni scientifiche hanno un sapore fantascientifico e fanno sognare. Comunque sia, che quest’uomo sia un folle od un reale viaggiatore temporale, i suoi interventi hanno spaccato in due gruppi tutti coloro che si sono imbattuti nei suoi scritti, “credenti” e “non credenti”: vediamo il perché.

- L'analisi dei messaggi di Titor produce risultati ambigui. Le immagini della sua "macchina del tempo" sono pessime e il "manuale" sembra veramente dilettantesco (specialmente se si considera che è stampato nel 2030 e passa), eppure Titor ha dimostrato una notevole padronanza della terminologia della fisica avanzata e dell'informatica.

- Titor ha previsto erroneamente che vi sarebbe stata una guerra civile in USA dal 2004 al 2015 e che l'edizione finale delle Olimpiadi sarebbe stata nel 2004 (mentre le Olimpiadi Invernali del 2006 si sono tenute); ma si è coperto le spalle "spiegando" che esistono molti mondi paralleli al nostro e che in ciascuno di questi mondi gli eventi sono leggermente differenti; lui proverrebbe in realtà da uno di questi mondi e avrebbe raccontato la cronologia di quel mondo, che può essere divergente rispetto alla nostra.
Tuttavia, a favore di Titor giocano alcuni elementi assai rilevanti:

- Un aspetto interessante della sua storia però, è appunto la questione dell'IBM 5100: infatti le funzioni non documentate descritte da John Titor esistono realmente ed erano effettivamente segrete all'epoca della commercializzazione di questo modello di computer. IBM tenne segreta quest'emulazione perché temeva che la concorrenza ne approfittasse, dato che permetteva ai programmatori di accedere alle funzioni dei mastodontici computer IBM degli anni Sessanta.

- John Titor, abbiamo visto, ha descritto, in maniera piuttosto dettagliata, le scoperte che saranno compiute dal CERN e le applicazioni che da queste deriveranno. Alla fine del 2001, dunque a circa un anno di distanza dalle affermazioni di Titor, come lui stesso ha preannunciato il CERN ha confermato ufficialmente la possibilità di creare artificialmente mini buchi neri;

- tra le sue “profezie”, Titor ha parlato dell’Iraq, affermando come Saddam Hussein non possedesse alcuna arma di distruzione di massa e di come, nonostante questo, una guerra venisse scatenata con lo scopo ufficiale di rimuovere tali armi;

- Titor ha presentato una notevole conoscenza di alcuni importanti campi della fisica, esponendo con parecchia proprietà e sicurezza argomenti assai complessi: se quest’uomo fosse un impostore, gli andrebbero comunque fatti i complimenti per la sua preparazione.

Edited by demon quaid - 7/5/2016, 01:57
view post Posted: 5/12/2008, 10:45     Tradizioni popolari - Il male
Ogni regione del nostro paese ha le sue tradizioni e i suoi misteri.

Tarantismo

Il tarantismo o tarantolismo è considerato un fenomeno isterico convulsivo. In base a credenze ampiamente diffuse in antichità nell'area mediterranea ed in epoca più recente nell'Italia meridionale, sarebbe provocato dal morso di un ragno chiamato Lycosa tarantula (probabilmente dal nome della città di Taranto, nel cui territorio è tuttora diffusa la Tarantola. Va notato che molti siti/libri riportano il nome Lycosa tarentula sebbene il catalogo online di Norman Platnick - cha fa fede nella nomenclatura aracnologica - rechi il nome Lycosa tarantula che è quindi quello scientificamente corretto). Tale quadro psico-patologico è caratterizzato una condizione di malessere generale e una sintomatologia psichiatrica vagamente assimilabile all'epilessia o all'isteria. I sintomi sarebbero offuscamento dello stato di coscienza e turbe emotive.

Quadro generale del fenomeno

Il fenomeno del tarantismo è comunque iscritto in un sistema ideologico complesso e antico, presente sino a pochi decenni fa in diverse regioni dell'Italia meridionale ed in Spagna, e particolarmente in Puglia e nel Salento, forse estinto nelle sue forme storicamente riportate e comunque non più attestato da molti anni.

In tali contesti l'evento del manifestarsi dei "sintomi" del tarantismo in un soggetto (di frequente giovani nubili donne in età da matrimonio, ed in periodo estivo) trovava risposta nella partecipazione di un gruppo di persone ad un complesso rito terapeutico domiciliare nel quale, avvalendosi di uno specifico apparato ritmico, musicale, coreutico e cromatico, oltre che di oggetti e ambientazioni rituali, si riusciva a ristabilire la guarigione e la reintegrazione di una persona sofferente. Ciclicamente ogni anno, generalmente all'inizio dell'estate e per molti anni di seguito sino a guarigione completa, il soggetto veniva colto da una specifica forma di grave malessere interiore ed esteriore che poteva essere curata, anche se solo pro-anno, mediante tale rito.

Coloro i quali partecipavano a tale sistema ideologico definivano "tarantata" la persona sofferente, nella convinzione che il male derivasse dal morso velenoso della "taranta", animale simbolico e non zoologicamente identificabile con alcuna specie di aracnide o rettile realmente esistente, come ha chiarito nel 1959 l'etnologo Ernesto de Martino nella famosissima monografia etnografica "La Terra del Rimorso", testo fondamentale per inquadrare correttamente tale fenomeno culturale e religioso.

Il tarantismo è un fenomento con il quale hanno dovuto confrontarsi nel corso dei secoli, senza peraltro poterlo mai compiutamente spiegare, tutte le diverse scuole di pensiero che hanno caratterizzato lo sviluppo della cultura umana e tutte le diverse branche del sapere: etnologia, psicologia, storia delle religioni, mitologia, estetica, medicina, antropologia culturale, etnomusicologia, zoologia, psichiatria e quant'altro. I tentativi di comprensione del complesso fenomeno non possono comunque prescindere da un approccio fortemente multidisciplinare, che non si esaurisca in una analisi medico-diagnostica che individua il carattere psicopatologico, nè tantomeno che etichetti semplicemente il tarantismo come un frutto dell'ignoranza e della credulità popolare.

Leggenda

Hogna radiata, Lycosidae affine al genere LycosaSecondo la leggenda la tarantola con il suo morso provocherebbe delle crisi isteriche, il cui unico rimedio sarebbe una danza purificatrice, “la taranta”. Ancora oggi sono diffuse espressioni scherzose o di rimprovero del tipo "Ti ha morso la tarantola?" rivolte soprattutto a bambini vivaci o persone particolarmente irrequiete.

Il tarantismo ha generato una forma musicale ed un ballo detto pizzica o tarantella, e in questa forma ha perso il legame con la religione e la superstizione, vivendo di vita propria. Questa forma musicale recentemente è stata ripresa anche da autori internazionali.

In realtà il morso del Lycosidae a cui veniva attribuita la colpa del malessere è innocuo per l'uomo, più credibile sarebbe la teoria che attribuisce la colpa alla malmignatta che però non veniva considerata per via delle sue più modeste dimensioni. In realtà secondo gli studiosi il tarantismo non è mai stato provocato da cause di questo tipo, ma si tratta invece di un fenomeno psicosomatico.

Storia

Il tarantismo si connotò come fenomeno storico religioso che caratterizzò l'Italia meridionale e in particolare la Puglia fin dal Medioevo; visse un periodo felice fino al XVIII secolo, per subire nel XIX secolo un lento ed inesorabile declino. Le vittime più frequenti del tarantismo erano le donne, in quanto durante la stagione della mietitura, le raccoglitrici di grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate da questo fantomatico ragno.

Attraverso la musica e la danza era però possibile dare guarigione ai tarantati, realizzando un vero e proprio esorcismo a carattere musicale. Ogni volta che un tarantato esibiva i sintomi associati al tarantismo, dei suonatori di tamburello, violino, organetto, armonica a bocca ed altri strumenti musicali andavano nell'abitazione del tarantato oppure nella piazza principale del paese. I musicisti cominciavano a suonare la pizzica, una musica dal ritmo sfrenato, e il tarantato cominciava a danzare e cantare per lunghe ore sino allo sfinimento. La credenza voleva infatti, che mentre si consumavano le proprie energie nella danza, anche la taranta si consumasse e soffrisse sino ad essere annientata. Alla leggenda popolare può essere in realtà legata anche una spiegazione strettamente scientifica: il ballo convulso, accelerando il battito cardiaco, favorisce l'eliminazione del veleno e contribuisce ad alleviare il dolore provocato dal morso del ragno e di simili insetti. Non è quindi da escludere che il ballo venisse utilizzato originariamente come vero e proprio rimediedio medico, a cui solo in seguito sono stati aggiunti connotati religiosi ed esoterici.

Come spesso accade per i rituali a carattere magico e superstizioso, anche a questa tradizione si cercò di dare una "giustificazione" cristiana: così si spiega il ruolo di San Paolo, ritenuto il santo protettore di coloro che sono stati "pizzicati" da un animale velenoso, capace di guarire per effetto della sua grazia. La scelta del santo non è casuale poiché una tradizione vuole che egli sia sopravvissuto al veleno di un serpente nell'isola di Malta.

Il tentativo di cristianizzazione del tarantismo non riuscì però completamente. Infatti, durante la trance le donne tarantate esibivano dei comportamenti di natura oscena, ad esempio mimando rapporti sessuali oppure orinando sugli altari. Per questi motivi la chiesa di San Paolo di Galatina (LE), dove i tarantati venivano condotti a bere l'acqua sacra del pozzo della cappella, venne sconsacrata e San Paolo da santo protettore degli avvelenati cominciò ad essere ricordato come il santo della sessualità.

Il fenomeno del tarantismo si è andato progressivamente estinguendo, ed è sopravvissuto esclusivamente in determinate zone del Salento. Esso era diffuso nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto e probabilmente anche nel sud barese e nella provincia di Matera. Per quanto riguarda l'alto Salento, pare che il culto di San Paolo non fosse molto diffuso, ma il tarantismo aveva conservato maggiormente il carattere pagano. Quando la persona afflitta dal morso si riteneva guarita, si usava fare un corteo, chiamato tarantolesco: si tornava accompagnati dai musicisti sul posto dove la persona riteneva di essere stata pizzicata e lì compiva l'ultimo ballo per quell'anno.

Il rituale

Il rituale del tarantismo coniuga alcuni elementi del paganesimo, caratteristici delle società antiche, ed elementi della religione cattolica.

L'esorcismo inizia quando il tarantato avverte i primi sintomi del tarantismo e chiede che vengano i musicisti a suonare la pizzica. Al suono della musica il tarantato comincia a scatenarsi in una danza sfrenata che in questa fase del rito serve a determinare da quale tipo di taranta è stato avvelenato (ad esempio, si distinguono la "taranta libertina", la "taranta triste e muta", la "taranta tempestosa", la "taranta d'acqua").

La taranta poteva essere anche indentificata con i serpenti o gli scorpioni. Dopo questa fase diagnostica comincia una fase "cromatica" in cui il tarantato viene attratto dai vestiti delle persone da cui è circondato (spesso dei fazzoletti), il cui colore dovrebbe corrispondere al colore della taranta che ha iniettato il veleno. Tale attrazione viene manifestata a volte in modo violento ed aggressivo. Il perimetro rituale non era solo circondato da fazzoletti colorati, ma anche da cose richieste esclusivamente dalla persona tarantata, che potevano essere tini ricolmi d'acqua, vasi di erbe aromatiche, funi, sedie, scale, spade e altro. Inizia quindi una fase coreutica in cui il tarantato evidenzia dei sintomi di possessione che può essere di natura epilettoide, depressiva-malinconica oppure pseudo-stuprosa. Durante questa fase l'ammalato si abbandona a convulsioni, assume delle posture particolari in cui si isola dall'ambiente circostante e può assumere atteggiamenti con cui si identifica con la taranta stessa.

Il rituale finisce quando il tarantato calpesta simbolicamente la taranta per sottolineare la sua guarigione dalla malattia.

Il tarantismo oggi

Istantanea di due ballerini di pizzica durante il concerto dei TaricataLa tradizione del tarantismo è in qualche modo sopravvissuta sino ai nostri giorni con la messa-esorcismo del 29 giugno nella chiesa di San Paolo di Galatina. Tuttavia sono andati progressivamente scomparendo i momenti di partecipazione collettiva e diminuisce sempre di più il numero di persone che si recano alla chiesa per dare luogo al rituale. Il contesto in cui avviene l'esorcismo del resto è radicalmente cambiato: non più la comunità contadina riunita a condividere la stessa esperienza culturale ma solo una folla di curiosi e visitatori lontani dall'atmosfera culturale del rito.

Negli ultimi anni ha preso piede la rappresentazione teatralizzata e rievocativa della danza delle tarantate, da parte di alcuni gruppi musicali e associazioni culturali. Tale riutilizzo di antichi tratti culturali inseriti in contesti completamente differenti e con significati profondamente mutati è un classico esempio di "revival folklorico", fortunata definizione dell'antropologo Tullio Seppilli. Grazie a questa riproposta culturale, il fenomeno del tarantismo ha raggiunto un vasto pubblico anche fuori dai confini del Salento.

Edited by demon quaid - 29/12/2016, 14:25
view post Posted: 4/12/2008, 18:32     La morte fa paura? - Sala Off Topic
Neanche un po',l'importante che sia una cosa veloce.
view post Posted: 3/12/2008, 19:54     Reincarnazione: ci credete? - Sala Off Topic
EVIDENZA MEDICO LEGALE DELLA REINCARNAZIONE!
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Lo studioso di medicina legale indiano Vikram Raj Singh Chauhan, sta cercando di dimostrare in maniera inoppugnabile che la reincarnazione é un fatto concreto.
Egli ha presentato le sue scoperte alla Conferenza Nazionale degli Scienziati Forensi Indiani.
Chauhan ha trovato un bambino di sei anni che si chiama Taranjijt Sing che asserisce di ricordare perfettamente la sua vita precedente. Secondo quanto riferito dai suoi genitori, egli ne sta parlando fin da quando aveva 2 anni ed era solito uscir fuori di casa per giocare. Il bimbo conosceva il paesino in cui viveva durante la sua precedente esistenza altrettanto bene quanto il suo nome e quello di suo padre, conosceva persino il nome della scuola che frequentava. Il 10 Settembre '92 stava correndo con la sua bicicletta quando fu urtato da uno scooter, incidente in cui subì gravi ferite al capo che ne causarono la morte, il giorno dopo.
Il suo attuale padre, Ranjit Singh, afferma che a seguito delle insistenze del bambino decise, insieme alla madre, di portarlo nell'altro paesino dove egli diceva di essere vissuto in precedenza. Inizialmente non trovarono nessuno che assomigliasse alle descrizioni dei "vecchi" genitori, finché non fu loro suggerito di recarsi in un vicino villaggio dove incontrarono un maestro della scuola locale, che confermò la storia dell'incidente con lo scooter. Scoprirono il luogo in cui il bimbo aveva vissuto ed andarono a conoscerne i genitori. Raccontarono tutta la storia alla famiglia e Ranjit disse che suo figlio asseriva che i libri che portava con sè al momento dell'incidente si erano macchiati del suo sangue e che aveva anche precisato quanti soldi ci fossero nel suo portamonete. Quando la (precedente) madre udì ciò, scoppiò a piangere e disse che aveva conservato i libri intrisi di sangue ed i soldi, come ricordo del figlio perduto. Ben presto i genitori ed i parenti del bambino andarono a trovarlo ed egli si riconobbe in una foto di nozze in cui appariva insieme ai suoi genitori.
Inizialmente Vikram Chauhan non voleva credere a questa storia, ma alla fine s'incuriosì e decise di investigare. Si recò nei due paesini e scoprì che le storie raccontate dal bimbo e dalle due coppie di genitori collimavano; inoltre un negoziante gli disse che i soldi che Taranjit aveva con sè, servivano per pagare un quaderno che aveva preso a credito e che probabilmente glieli stava portando quando era avvenuto l'incidente.
Chauhan prese dei campioni delle calligrafie di entrambi i bambini e le analizzò, scoprendo che erano identiche. E' un assunto basilare della Scienza Forense che non esistono due grafìe identiche, giacché le caratteristiche personali, che si riflettono nella scrittura di ognuno di noi, sono uniche. Inoltre gli esperti sono ben in grado di distinguere anche le migliori contraffazioni dall'originale.
La teoria di Chauhan é che, se l'anima si trasferisce da una persona all'altra, la mente -e quindi anche la calligrafìa- resteranno identiche. Molti esperti che hanno esaminato le due grafìe hanno raggiunto le sue stesse conclusioni.
"Ho alcuni indizi di valore probatorio per affermare che la rinascita é possibile -ha dichiarato Chauhan- ma vorrei indagare più a fondo sul soggetto, oltre a seguire la sua crescita."
I genitori precedenti vorrebbero tener con sè il bambino, ma la sua attuale famiglia non é d'accordo, sebbene siano molto poveri.
Chauhan aggiunge:"...nonostante il fatto cheTaranjit non sia ancora andato a scuola, a causa dell'indigenza dei suoi attuali genitori, quando gli ho chiesto di scrivere l'alfabeto sia in Inglese che in Punjabi, egli lo ha fatto correttamente."

Qui c'e qualcuno che ci crede,io sono un po' scettico.
view post Posted: 3/12/2008, 14:18     Parliamo di libri - Sala libri horror
Io ne ho letto qualcuno e ad essere sincero l'unico che mi ha provocato brutti sogni è stato Cell di Stephen king.
view post Posted: 3/12/2008, 10:32     Esorcismi - Il male
Per esorcismo si intende un insieme di pratiche e riti volti a scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona, un animale o da un luogo. Queste pratiche sono molto antiche e fanno parte del credo di varie religioni.

Che un essere soprannaturale possa prendere possesso di un essere vivente o di un luogo è una credenza diffusa in molte religioni, in particolare presso i credi sciamanici. La persona preposta agli esorcismi, chiamata esorcista, è spesso un sacerdote o comunque un individuo investito di particolari poteri.

L'esorcista può servirsi di materiale religioso, quali preghiere, formule prestabilite, gesti, simboli, icone, amuleti, e spesso invoca un potere soprannaturale benigno. In generale, i posseduti non sono considerati cattivi né totalmente responsabili per le loro azioni.

Cenni storici


Il concetto di possessione malefica e la pratica dell'esorcismo sono molto antichi e diffusi. Il Nuovo Testamento annovera tra i miracoli di Gesù Cristo la liberazione di alcuni indemoniati, come è citato nel brano di Matteo, che tratta della Trasfigurazione di Cristo; la rappresentazione è stata anche un'opera di Raffaello Sanzio. Per questo motivo e per la tradizione initerrotta, la possessione diabolica fece parte del credo del Cristianesimo fin dal suo inizio; l'esorcismo, come pia pratica di liberazione dal demonio è stata ed è ancora una pratica riconosciuta e promossa dalla Chiesa Cattolica, dalla Chiesa Ortodossa e da varie Chiese Protestanti.

La pratica dell'esorcismo ha in tempi recenti perso rilevanza per molti gruppi religiosi e il suo uso è diminuito. Questo è visto anche come il risultato di una maggiore comprensione della psicologia e del funzionamento e della struttura della mente umana; molti casi che nel passato sarebbero stati candidati all'esorcismo sono ora considerati conseguenze di malattie mentali e sono trattati come tali. L'Illuminismo ha inoltre introdotto un cambiamento nella cultura occidentale, conferendo maggiore importanza al razionalismo, al materialismo e al naturalismo, riducendo l'importanza del soprannaturale.

Esorcismo nella religione ebraica


Nella Cabala e nella tradizione giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito maligno chiamato dybbuk, che si ritiene essere l'anima vagante di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico tradotto liberamente come "inferno"). Secondo questo credo, un'anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la vita ha una seconda opportunità di compierla trasformandosi in un dybbuk. Il dybbuk deve essere esorcizzato con un rito religioso formale.

Esorcismo nella religione cristiana, Chiesa cattolica

San Francesco Borgia pratica un esorcismo, dipinto di Francisco GoyaNell'ambito della Chiesa cattolica, l'esorcismo è attualmente un rito praticabile solo da sacerdoti che abbiano ottenuto il mandato dal loro vescovo. Per la diocesi di Roma l'esorcista ufficiale è padre Gabriele Amorth. Nel passato l'esorcista era uno degli ordini minori.

Il suo primo scopo è diagnostico, per verificare se la persona sottoposta a esorcismo è affetta da disturbi naturali o posseduta dal Maligno. La sua durata è varia, anche alcuni anni per ottenere dei risultati.

La chiesa moderna procede cautamente in materia di esorcismo; nel passato schizofrenici, persone con menomazioni fisiche e persino alcuni scienziati furono sottoposti ad esorcismo. Per questo esiste un rituale, De exorcismus et supplicationibus quibusdam (letteralmente "gli esorcismi e alcune preghiere"), adottato nel 1998 in sostituzione di quello preconciliare (1614; ult. ed. 1952), che però, in forza di un "indulto", la maggior parte degli esorcisti continua ad usare.

Il sacerdote esorcista deve indagare sulla storia del suo paziente, soprattutto sul momento in cui sono partiti i sintomi di possessione. Lo schema preposto di questo tipo di indagini prevederebbe:

interrogatorio iniziale;

studio degli esami medici, ed effettuarne nuovi;
preghiere di guarigione e di liberazione da un gruppo guidato da un sacerdote;
si interrogano i familiari sul comportamento che la persona ha nel quotidiano.
L'esorcismo è considerato un compito spirituale molto pericoloso. Il rituale suppone che la persona posseduta abbia la libera volontà, sebbene il demonio può avere il controllo del suo corpo, e prevede preghiere, benedizioni, invocazioni con l'uso del manuale. In passato sono state usate altre formule come quella di San Benedetto: Vade retro satana.


Quello degli esorcisti era un ordine minore della Chiesa, ma fu abolito dalle riforme del Concilio Vaticano II.

L'interesse popolare per l'esorcismo si riaccese in seguito all'uscita del film L'esorcista, nel 1973. In quell'occasione la diocesi di Chicago fu sommersa di richieste di esorcismo tanto che si dovettero nominare degli esorcisti. L'importanza del rito è stata riconfermata anche da Papa Giovanni Paolo II. Nel settembre 2005 Papa Benedetto XVI parlò al Congresso dell'Associazione Italiana degli esorcisti incoraggiandoli a "proseguire nel loro importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla incessante preghiera della comunità cristiana".

Chiesa protestante

Anche alcune chiese protestanti riconoscono la possessione e l'esorcismo, sebbene la pratica sia molto meno formale che nella Chiesa cattolica. Mentre alcune chiese amministrano l'esorcismo molto raramente, altre lo amministrano regolarmente, in quanto parte integrante delle celebrazioni liturgiche. Secondo alcune chiese qualsiasi cristiano ha l'autorità di compiere esorcismi, che quindi non è riservato solo al clero.

Lo psichiatra M. Scott Peck, un fervente credente cristiano, fece degli studi sull'esorcismo protestante, dapprima con l'intento di dimostrare che la possessione demoniaca non esiste, e ne amministrò due lui stesso. Concluse che il concetto cristiano di possessione era un fenomeno reale. Ne derivò criteri diagnostici sostanzialmente differenti da quelli usati dalla Chiesa Cattolica. Dichiarò di vedere delle differenze nella procedura e nello svolgimento degli esorcismi tra protestanti e cattolici, tali da fargli pensare che si tratti di due distinti fenomeni.

Chiesa ortodossa

Anche nella Chiesa ortodossa l'esorcismo è una preghiera sacerdotale che il prete dirige verso Dio perché siano cacciati i demoni. Secondo gli ortodossi la morte, il peccato e la malattia sono in stretta connessione. Ogni manifestazione negativa (difficoltà, possessione, malattia ecc.) è dunque considerata come un’azione diretta del demonio, pertanto è necessario elevare la propria preghiera per la guarigione-liberazione di ogni persona che ne faccia richiesta con fede e umiltà, senza ricercarne le cause.

Sono tuttavia richieste due condizioni indispensabili prima di procedere all'esorcismo:

non aver tralasciato alcuna cura messa a disposizione dalla scienza medica;
avere seguito fedelmente il trattamento prescritto dal medico.
La preghiera non dispensa da questi doveri. Colui che segue fedelmente queste norme può poi ricorrere alla preghiera della Chiesa.


Mentre la Chiesa cattolica fa eseguire molte indagini prima di autorizzare un esorcismo, la Chiesa ortodossa fa esattamente il contrario, ritenendo che poiché il male è opera del demonio, si deve comunque esorcizzarlo. Nelle Chiese ortodosse ci si accosta ad un esorcista con la stessa facilità e frequenza con la quale ci si accosta ad un confessore. Gli esorcisti, come i confessori, vengono nominati dal vescovo.

Gli esorcismi sono amministrati in un contesto liturgico, per esempio dopo un ufficio (vespro) o dopo un ufficio di supplica (paraclisi) a Cristo, agli angeli, ai santi, o dopo un ufficio per i malati. Le preghiere esorcistiche si trovano negli Eucologi, o libri sacramentali della Chiesa ortodossa, esse sono inserite tra il Battesimo e la Confessione. Questa collocazione indica che l’esorcismo è una preghiera per il cristiano che, dopo il Battesimo, è stato indotto al peccato o è caduto in possessione e che questa preghiera è intimamente connessa con il Sacramento della Confessione del cristiano. Esso viene spesso celebrato davanti ad un leggio dove vengono esposti il Vangelo e la Croce e il sacerdote deve indossare l'epitrachilio (o stola), cioè lo stesso abito liturgico con cui celebra l’esorcismo battesimale e ogni sacramento penitenziale.

Negli Eucologi si trovano gli "esorcismi o orazioni di San Basilio Magno sopra gli ossessi dai demoni e contro qualsiasi infermità" (Eucologio, ed, rom. pp. 359-366). Vi sono tre brani attribuiti a San Basilio e quattro a San Giovanni Crisostomo. Nella prima orazione il sacerdote chiede a Dio di cacciare il demonio, segue una vera dottrina sulla natura e l’attività dei demoni in cui sono enumerati tutti gli elementi nei quali si nasconde lo spirito delle tenebre, tutte le forme che può assumere per ingannare l’uomo e per nuocergli, sia nel corpo che nell’anima, quindi si ricorda tutta l’economia della Provvidenza rispetto all'umanità: dalla creazione ai portenti dell’Antico Testamento, ed all’intervento della divinità nel Nuovo Testamento. Questi pensieri sono ancora più sviluppati nella terza orazione; verso la fine di essa sono ricordate la magia, l'astrologia, la necromanzia, l’orneoscopia e tutte le false scienze proibite dalla Chiesa.

Nella prima, nella seconda e nella terza orazione attribuite a san Giovanni Crisostomo, si prega invece Iddio di cacciare il diavolo dall’anima e dal corpo del cristiano per renderlo "tempio vivo, animato dallo Spirito Santo" e si domanda che "l'angelo di pace" prenda il posto dell’angelo perverso e impuro. Queste formule completano l'insegnamento della Chiesa contenuto nell’esorcismo di san Basilio. Con maggiori sviluppi sono nuovamente rammentati tutti i benefici della creazione, della perseveranza, della redenzione del genere umano, e di nuovo sono palesate le astuzie del nemico di Dio. A questi esorcismi se ne aggiungono altri attribuiti a San Cipriano, a san Gregorio Nazianzeno e a San Nicodemo dell’Athos.

Esorcismo nell'Islam

Il clero musulmano suggerisce di fare attenzione a non eccedere nell'uso dell'esorcismo, dicendo che la maggior parte dei casi sono dovuti a disturbi fisici e psicologici scambiati per possessioni. I veri casi di possessione sono molto rari e i fedeli devono fare attenzione a quegli esorcisti che fanno una diagnosi di possessione troppo frettolosamente perché potrebbero essere semplicemente dei profittatori.

Le autorità islamiche negano inoltre la possibilità della possessione da parte delle anime di defunti, poiché si tratta di spiriti maligni che mentono per incoraggiare dei comportamenti peccaminosi, quali il fare delle offerte ai defunti, oppure l'esposizione di amuleti per tener lontano gli spiriti maligni.

Esorcismo nel Corano e nella Sunna

Un versetto del Corano paragona lo stato dei peccatori nel giorno del giudizio a quello di coloro che sono vessati dal demonio:

"Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana." al-Baqara, 275.)[2]

Gli studiosi musulmani come l'Al-Qurtabi citano questo verso quale prova contro chi nega la possessione da Jinn, o l'attribuisce a cause naturali, e anche contro coloro che affermano che satana (Shaitan) non entra negli uomini ne' li tocca.

Anche nella Sunna (la tradizione del profeta, fonte fondamentale dell'Islam dopo il Corano) il profeta Maometto e i suoi seguaci cacciarono esseri maligni dai corpi dei credenti usando versi del Corano, suppliche ad Allah, e acqua benedetta Zamzam.

Esorcismo in altre religioni

Nell'Induismo l'esorcismo viene effettuato solo se lo spirito penetrato nel corpo dell'indemoniato, che viene considerato santo per questo, rifiuta di andarsene dopo qualche tempo. Spesso il celebrante percuote il posseduto con foglie di neem durante un esorcismo elaborato e teatrale.

Le culture sciamaniche presentano una forma di liberazione dagli spiriti. L'antropologo Michael Harner ha affermato che qualche forma di esorcismo esiste in tutte le culture sciamaniche.

La Wicca, una religione neopagana, non prevede la pratica dell'esorcismo poiché ritiene che nessuno spirito, persona, cosa siano per propria natura "cattive".

Vari promulgatori della New Age usano una sorta di liberazione spirituale e autori come Ken Page sono stati pionieri nel diffonderla e renderla popolare.

Edited by demon quaid - 29/12/2016, 14:23
view post Posted: 2/12/2008, 18:51     Parliamo di libri - Sala libri horror
C'è un libro che vi ha inquietato,spaventato,attratto irresistibilmente?

Edited by demon quaid - 20/3/2017, 23:45
view post Posted: 30/11/2008, 12:53     La Signora Morte - Il male
Chi è colui cosi gagliardo e forte che possa vivere senza poi morire?
E da colei che che è tutto,Madonna morte,l'anima sua possa far fuggire?
La morte schifosa,la morte lasciva!La morte!La morte! La morte che arriva.
La morte,la morte,dolcissima e amara,la morte che avanza nella notte chiara.
La morta di pietra,la morte di neve la morte che viene con passo lieve.
La morte che dona,la morte che prende,la morte che ruba,la morte che rende,la morte che passa,la morte che sta,la morte che viene la morte che va.
La morte che arriva con il suo dolore,e avvolge ogni cosa con il suo fulgore.
La morte regina,senza scettro e corona,la morte,la morte,la morte in persona!
La morte,la morte la morte furiosa,la morte maligna,la morte pietosa,la morte sicura,la morte carogna,la morte che ha il muso di un topo di fogna.
Verra la morte,e i tuoi occhi avra,la bellezza tua,vanita' di vanita'...
Verra la morte e portera' con se tutto il tuo impero,tutto,insieme a te...
Verra'la morte,sara' la tua coscenza e' stata tua compagna per tutta l'esistenza...
Verra la morte e a te che non sei niente porgera' la mano,in mezzo ad altra gente...
e tu sarai il primo,come vorra la sorte,a danzare con lei il ballo della morte!
La morte bizzarra,la morte normale,la morte che viene a lenire ogni male,la morte che vive,la vita che muore,la morte! la morte! la morte nel cuore...
La morte ha danzato,la morte civetta,la morte ti ha scelto,la morte ti aspetta!La morte trionfante,la morte gloriosa!La morte ti ha scelto!la morte tua sposa!!


La filastrocca non l'ho inventata io,l'ho spudoratamente copiata. ^_^
view post Posted: 30/11/2008, 12:01     La Signora Morte - Il male
Ho Letto che esiste una leggenda secondo la quale nell'attimo in cui la signora con la falce ci tende la mano per portarci via con lei, noi possiamo chiederle di giocare una partita a scacchi, le regole sono semplici: se vinciamo avremo salva la vita, l'unica controindicazione e che ad ogni pezzo dei nostri scacchi bisogna assegnare l'identita' di una persona a noi cara, ogni volta che la morte mangia uno di quei pezzi la persona indicata muore.

Giochino simpatico, peccato che non so giocare a scacchi, dovrei chiedere come se la cava col calcetto :D

Edited by demon quaid - 29/12/2016, 14:34
1480 replies since 29/11/2008