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Tutta la mitologia Greca, In ordine alfabetico

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Demon Quaid
view post Posted on 18/6/2010, 22:20 by: Demon Quaid     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Alico

Nella mitologia greca, Alico era il nome di uno degli eroi dell’antica Grecia, per la precisione della città di Megara.

I famosi dioscuri, Castore e Polluce (o Polideuce) avevano una sorella, Elena, che fu rapita. Alico porse il suo aiuto ai fratelli ed insieme riuscirono a liberarla

La morte

Durante uno scontro contro Teseo ebbe la peggio finendo per essere ucciso.

Alie

Nella mitologia greca, le Alie erano un gruppo di donne che combatterono come alleate del dio Dioniso.

Quando Perseo, il famoso figlio di Zeus che uccise la gorgone Medusa, si trovava ad Argo, la capitale dell’Argolide, le donne chiamate Alie (il cui nome significa “Donne del mare”), originarie del mar Egeo, si unirono con il dio del vino Dioniso in una lotta durissima contro di lui e i cittadini della città.

Alla fine le donne furono tutte uccise e i loro corpi seppelliti nella città di Argo.

Alie era anche il nome di una delle ninfe Nereidi.

Alimede


Alimede (il cui nome significa "delle acque salate, del mare"), era una delle cinquanta Nereidi, secondo la mitologia greca.

Nereo, figlio di Ponto e di Gea sposò l'Oceanina Doride. dalla quale ebbe fra le tante figlie anche Alimede.

Alimede era una ninfa del Mar Mediterraneo, perché viveva in un mare veniva chiamata nereide mentre quelle che vivevano negli oceani venivano denominate Oceanine e quelle che provenivano dalle sorgenti Naiadi. Alimede era di carattere docile e gentile.

Raffigurazione

Anche se a volte veniva raffigurata come una bellissima fanciulla in alcuni luoghi della Grecia veniva rappresentata come una figura metà umana e metà con sembianze di pesce.

Alio

Nella mitologia greca Alio era il nome di uno dei figli di Alcinoo e di Arete e discendeva da Poseidone, il dio dei mari.

Alcinoo, re dei Feaci, famoso insieme a sua moglie per aver sottratto Medea dagli abitanti della Colchide che la volevano riportare, contro la sua volontà, da suo padre Eete, ma soprattutto noto per aver dato ospitalità a Ulisse, in viaggio di ritorno dalla guerra di Troia, aveva avuto dalla moglie Arete, oltre alla più famosa Nausicaa, un figlio, il tranquillo Alio.

Alirrozio

Alirrozio è una figura della mitologia greca, figlio di Poseidone e di Eurite.

Fu protagonista di due differenti leggende contrastanti. Nella prima tentò di abusare Alcippe, figlia di Ares, e il dio lo uccise. Poseidone pretese quindi un giudizio da parte dell'Areopago degli dèi sull'accaduto, ma questi diedero ragione al dio della guerra.

Nel secondo mito Alirrozio è geloso di Atena in quanto ella aveva ottenuto l'Attica, che a suo parere doveva essere destinata al padre Poseidone. Egli tentò quindi di tagliare l'ulivo che la dea aveva donato alla regione, ma l'ascia gli sfuggì, recidendogli la testa.

Aliterse

Nella mitologia greca, Aliterse era il nome di un indovino figlio di Mentore.

Aliterse viveva nell’isola di Itaca, famosa per gli sposi Odisseo (detto anche Ulisse) e Penelope. Essi avevano un figlio Telemaco. Quando Ulisse dovette partire per combattere al fianco degli Achei contro Troia Telemaco era ancora un fanciullo. Durante l’assenza di Odisseo, più lunga del previsto perché alla fine della guerra fu protagonista di molte avventure (definite Odissea) prima di far ritorno alla sua casa, il giovane figlio con la madre cercarono di proteggersi dalle pretese dei Proci che volevano impossessarsi del regno e contemporaneamente prendere in sposa la devota Penelope. In molte occasioni fu Aliterse a tenerli lontano predicendo il ritorno dell’eroe e la loro sconfitta. Puntualmente ciò che l’indovinò aveva predetto si avverò.

Inoltre aveva chiesto agli abitanti dell’isola di non ribellarsi ad Odisseo e così fecero.

Almo

Nella mitologia greca Almo era il nome del figlio di Sisifo.

Almo riuscì ad ottenere da Eteocle re di Orcomeno una parte del suo regno che governò con saggezza. Fondò la città di Almone.

Discendenza

Ebbe due figlie: Crisogone, che andò in sposa a Poseidone, divinità dei mari e Crise, che invece andò in sposa ad Ares, divinità della guerra.

Aloadi

Nella mitologia greca, con il nome Aloadi (o Aloidi) vengono indicati due giganti gemelli, dall'aspetto mostruoso, i cui nomi erano Oto ed Efialte. Essi sono il frutto di uno dei tanti amori avuti da Poseidone con ninfe del mare. Loro madre fu Ifimedea o Efimedea.

Ifimedea, figlia di Triope e sposa di Aloo, si era innamorata di Poseidone e come atto d'amore si recava tutte le mattine sulla riva del mare per farsi bagnare fino al grembo. Fu così che si unì a Poseidone e da questa unione nacquero due fratelli gemelli Oto ed Efialte. Il nome Aloadi venne loro da Aloo, che pare fosse anch'egli figlio di Poseidone. Per la loro statura vennero considerati Giganti, pur essendo ad essi posteriori e non avendo nessun legame con loro. Secondo la descrizione di Omero, erano di grande bellezza, e crescevano ogni anno di uno stadio in altezza e di un cubito in larghezza.

Come i Giganti, anche gli Aloadi vollero sfidare gli dei. Ancora in tenera età imprigionarono il dio della guerra Ares in un vaso di bronzo, dove rimase rinchiuso per tredici mesi, fino a quando Ermes non lo liberò. A nove anni, ancora più sfrontati, decisero di scalare il cielo mettendo il Monte Ossa sopra il Monte Pelio, per raggiungere un'altezza pari a quella del Monte Olimpo.

La morte

Gli Aloadi non avevano paura di nessuno poiché era stato predetto che non sarebbero mai rimasti uccisi né da uomini né da dei.

Oto voleva rapire Era, mentre Efialte voleva per se Artemide. La dea stessa, su consiglio di suo fratello, andò incontro ai due trasformata in cerbiatto. I due giganti, desiderosi di mostrarsi abili nella caccia, scagliarono contemporaneamente una lancia contro l'animale. La dea schivò abilmente la morte ma non altrettanto fecero i due fratelli che si colpirono a morte reciprocamente adempiendo la sentenza dell'oracolo.

Aloeo

Nella mitologia greca, Aloeo (o Alòo) era uno dei figli di Canace e nipote di Eolo.

Aloeo, fatto re di Asopia in Beozia da suo padre, sposò Ifidemia, già madre di due figli, Efialte e Oto, avuti da Poseidone. Dopo tale moglie ne ebbe un'altra chiamata Eribea

Progenie

I suoi giganteschi figli, chiamati Aloidi, ogni anno crescevano di un cubito in larghezza e uno stadio in altezza e a nove anni attaccarono il monte Olimpo.

Efialte voleva per sé Era, mentre suo fratello decise che avrebbe fatto sua Artemide.

Prima vinsero il dio Ares in Tracia, rinchiudendolo per molti mesi in un'urna di bronzo, da cui fu infine liberato da Ermes.

Non avevano paura di nulla, poiché era stato profetizzato che non sarebbe stati uccisi né da dei né da uomini.

Artemide si trasformò in un cervo bianco e andò loro incontro; volendo far vedere chi dei due fosse il più abile, i due fratelli presero un giavellotto e finirono per colpirsi ed uccidersi a vicenda.

Secondo una versione del mito riportata da Diodoro Siculo Aloeo avrebbe chiesto ai suoi figli di salvare la madre Ifidemia e la sorella Pancrazie dai Traci che le avevano fatte prigioniere. La loro spedizione verso Nasso, l'isola dove si trovavano le donne, fu un successo ma poi litigarono per la spartizione dell'isola e si uccisero a vicenda.

Alone

Alone era un eroe greco, abile medico di Atene

Alone era un eroe risanatore, allievo del centauro Chirone insieme ad Asclepio.

Alope

Nella mitologia greca Alope era la figlia di Cercione e una delle amanti di Poseidone.

Il re Cercione, uno dei tanti figli di Efesto, aveva una figlia, chiamata Alope, che venne sedotta da Poseidone e senza che il padre lo venisse a sapere ebbe da lui un figlio. La giovane madre, per paura del genitore, chiese alla nutrice di portare il pargolo con sé e di esporlo su una montagna.

Due pastori trovarono il bambino, e volendolo entrambi per sé, dopo una lunga discussione decisero di rivolgersi al re, perché come giudice decidesse il da farsi.

Cercione volle vedere il bambino e riconobbe subito il panno in cui era avvolto, che era stato preso da uno degli abiti di sua figlia.

La punizione

La nutrice, chiamata per delucidazioni, confessò tutto e il re ordinò che sua figlia venisse murata viva e il bambino, chiamato Ippotoo, fosse esposto di nuovo alle intemperie della montagna.

Quando in seguito Teseo uccise Cercione, trovò Alope morta e decise di seppellirla lungo la via che porta da Eleusi a Megara.

Poseidone ebbe pietà per il corpo della sua vecchia amante, trasformandolo in una sorgente, che fu chiamata Alope.

Alpo (mitologia)

Nella mitologia greca, Alpo era il nome di uno dei Giganti, figlio di Rea, dea della terra.

Alpo era dotato di molteplici forti braccia e in testa aveva cento vipere. Viveva in Sicilia terrorizzando chiunque osasse avvicinarsi alle gole dei monti Peloritani. Prima uccideva i malcapitati schiacciandoli con un sasso e poi banchettava con ciò che ne rimaneva. La sua casa non era avvicinata nemmeno dalle ninfe né dallo stesso Pan.

La morte

Un giorno Dioniso venne a fargli visita, ma subito il gigante usò tutte le braccia per lanciargli contro fusti di alberi e difendersi con una grossa pietra, ma venne sopraffatto e scaraventato in mare.

 
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