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Tutta la mitologia Greca, In ordine alfabetico

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Demon Quaid
view post Posted on 19/6/2010, 22:24 by: Demon Quaid     +1   -1
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Vampiro di dracula

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Dall'isola che non c'è....l'Inferno?

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Als (mitologia)

Nella mitologia greca, Als era il nome di una delle compagne di Circe.

Als (il mare), ritenuta di origine etrusca, era molto simile alla sua amica maga.

Nell’Odissea si narra che Odisseo, meglio conosciuto con il nome di Ulisse, incontrò nel regno dei morti il veggente Tiresia che gli profetizzò che la morte gli sarebbe giunta dal mare e sarebbe stata serena e in vecchiaia.

La leggenda di Als nacque in una versione minore del mito, secondo la quale Ulisse, ritornato nell’isola di Circe, sarebbe stato accolto da tale maga che l'avrebbe trasformato in un cavallo tenendolo con sé fino alla morte in tarda vecchiaia.

Altea (mitologia)

Altea, figlia di Testio, fu la moglie di Eneo, con il quale ebbe Meleagro.

Quando Altea diede alla luce Meleagro, le fu predetto dalle Moire, che il figlio sarebbe morto nel momento in cui l'ultimo tizzone del camino si fosse consumato. Per salvaguardare la vita del bimbo, Altea prese il tizzone dal fuoco e lo conservò in segreto in un cofano.

Divenuto grande, Meleagro partecipava alle spedizioni di caccia insieme ai fratelli della madre. In particolare, ad una battuta di caccia al cinghiale di Calidone, Meleagro, che aveva conquistato la pelle dell'animale, la regalò ad Atalanta.

Per questo fatto entrò in contrasto con i figli di Testio e li uccise. Altea, accecata dall'ira per la morte dei fratelli, afferrò il tizzone a lungo conservato gettandolo nel fuoco, e quando questo fu consumato si compì la profezia: Meleagro morì.

Solo a quel punto Altea si rese conto del gesto compiuto e, pentita per il folle gesto, si tolse la vita.

Ebbe anche altri figli fra cui Deianira e Gorga.

Altemene

Altemene è una figura della mitologia greca, figlio di Catreo, re di Creta e discendente di Minosse.

Catreo aveva avuto quattro figli: tre femmine (Erope, Climene e Apemosine), e un maschio, Altemene. Altemene, avendo appreso dall'oracolo di Delfi che suo padre sarebbe stato ucciso da un figlio, dubitando della sorella Apemosine che era stata violentata da Ermes, la uccise. Per le altre due sorelle trovò una soluzione più facile: le diede in sposa a principi stranieri e le mandò via da Creta. Secondo un'altra versione fu Catreo ad allontanare i propri figli da lui e, mentre Altemene e Apemosine salparono per l'isola di Rodi, con le altre due non ebbe contatti per molto tempo.

Quando Catreo si accorse di essere prossimo alla morte e di essere senza eredi, si recò a Rodi alla ricerca di Altemene. Giuntovi nottetempo, i suoi Cretesi vennero scambiati dagli indigeni per pirati e furono attaccati. Altemene, credendo di trovarsi di fronte a nemici, da lontano scagliò un giavellotto che colpì il padre, uccidendolo. Quando Altemene si accorse di avere ucciso suo padre, pregò gli dei che gli dessero la morte: subito dopo, il giovane fu inghiottito dalla terra.

Amaltea (mitologia)

Amaltea è un animale della mitologia greca.

Fu la capra che allattò Zeus sul monte Ida a Creta (in altre versioni viene identificata in una ninfa e non in una capra).
Diventato il re degli dei, Zeus, per ringraziarla, diede un potere alle sue corna: il possessore poteva ottenere tutto ciò che desiderava.
Da qui la leggenda del corno dell'abbondanza, o cornu copiae, detto anche Corno di Amaltea.

Alla sua morte Zeus la pose, insieme ai suoi due capretti, tra gli astri del cielo; consigliato da Temi, Zeus prese la sua pelle e se ne vesti come di una corazza, durante la lotta contro il padre: questo rivestimento è conosciuto come egida.

Amarinceo

Nella mitologia greca Amarinceo è uno dei figli di Pizio.

Amarinceo, generale degli Elei, fu un grande amico del re dell'Elide Augia, che affiancò nel governo quando Eracle, che lo odiava per non aver rispettato i patti dopo la pulizia delle stalle compiuta come quinta fatica, gli fece guerra.

La morte

Amarinceo fu ucciso durante una guerra successiva da Nestore e seppellito a Buprasio.

Amataone

Nella mitologia greca, Amataone era uno dei re di Pilo.

Giasone il prode guerriero che fu a capo della spedizione degli argonauti, prima di andare a parlare con Pelia, l’usurpatore del trono, chiese aiuto e protezione.

Amataone riconobbe nel giovane la discendenza reale e gli prestò la protezione necessaria per affrontare il suo nemico.

Nel mito celtico il suo mito è collegato alla discesa negli inferi, inoltre rubò i cani di Arawn e Annwm con i quali riuscì ad indovinare il nome segreto del dio Bran.

Ambrosia (ninfa)

Nella mitologia greca, Ambrosia era il nome di una ninfa, figlia di Oceano.

Secondo un'altra versione Ambrosia era una delle dodici figlie di Atlante e di Pleione e una delle cinque sorelle che alla morte dell’unico fratello, Iante, piansero talmente tanto che furono trasformate in stelle.

Il loro nome fu Iadi, in latino Sicule.

Secondo altre versioni del mito alla ninfa fu affidato da bambino Dioniso, il dio del vino, e in seguito venne inseguita da Licurgo e uccisa, ma si trasformò in una vite e tenne prigioniero l’assassino fino al ritorno del dio.

Ambrosia è anche il cibo preferito dagli dei.

Amice

Nella mitologia greca, Amice era la figlia del re di Cipro Salamino.

La ragazza una volta cresciuta decise di fuggire dall’isola in cerca di nuove terre da conquistare e città da fondare. Nei suoi viaggi arrivò ad Antiochia, dove riuscì a portare numerosi compatrioti fondando una colonia e trascorrendovi diversi anni. Un giorno conobbe Caso, uno dei figli di Inaco, che aveva avuto una vita simile alla sua; anch'egli infatti, provenendo da un'isola (nel suo caso Creta), aveva fondato una colonia nelle vicinanze. I due decisero di sposarsi. Quando la donna morì la seppellirono in una città con il suo nome, Amice.

Amicla

Nella mitologia greca Amicla era il nome di una delle figlie di Niobe e Eurota

Amicla, sposa di Acrisio, aveva una sorella di nome Melibea (o Cloride), altre cinque sorelle e sette fratelli. Niobe disprezzava Latona per aver avuto solo due figli, i divini Apollo e Artemide. Per tutta risposta la dea mandò I figli a sterminare tutti I figli di Niobe, risparmiando solo Melibea e Amicla, che in particolare aveva recitato una preghiera propiziatoria per salvarsi.

Amicla fu la sposa di Diomede, dal quale ebbe un figlio, Giacinto, e una figlia, Euridice. Secondo altre fonti altri figli furono Enesimo, Alconte, Leucippo, Ippocoonte, Cinorta.

Secondo altri racconti fu soltanto Amicla a salvarsi. A volte viene indicato come un uomo.

Amico (Poseidone)

Nella mitologia greca Amico era il nome di uno dei re di Bebrico; ottimo pugile, viene ricordato soprattutto per il suo incontro con gli Argonauti.

Amico, figlio di Poseidone, era fratello di Migdone, il re dei Bebrici che fu ucciso da Eracle durante una delle sue imprese. Appena l’eroe se ne andò Amico prese il potere riconquistando le terre che erano state del fratello.

La morte

Quando gli Argonauti approdarono sulla sua terra Amico, con tono arrogante, vantandosi di essere un ottimo pugile, sfidò il migliore fra loro, Polluce. All’inizio il dioscuro procedeva con cautela, ma quando capì i punti deboli dell’avversario iniziò a combattere sul serio, rompendo la sua guardia, uncinando la mascella e rompendogli il naso con un potente sinistro.

Amico, reso furioso dal dolore, agguantò l’avversario e stava per colpirlo con un montante destro quando fu anticipato dall'avversario che gli fracassò la tempia uccidendolo.

Dopo la morte

I suoi soldati insorsero contro gli argonauti ma vennero subito sconfitti. Giasone, il loro comandante, per scusarsi con Poseidone sacrificò 20 tori.

Amimone

Amimone è una figura della mitologia greca, è una delle cinquanta figlie del re Danao (Danaidi).

Quando il padre giunse a Lerna, nel golfo di Nauplia, incaricò la figlia Amimone di procurarsi dell'acqua per un sacrificio.

Mentre svolgeva il compito, la giovine svegliò involontariamente un satiro, che cercò di abusare di lei. La fanciulla invocò l'aiuto di Poseidone, che intervenne scagliando il proprio tridente in direzione del satiro, mancandolo. Il tridente si conficcò in una roccia e Poseidone concesse ad Amimone di estrarlo. Da quel punto sgorgò l'acqua della fonte Amimone. Questa è l'origine del fiume di Lerna. Dall'unione tra Amimone e Poseidone nacque Nauplio.

In seguito Amimone andò in sposa a Linceo, suo cugino figlio di Egitto, e rifiutò di obbedire a suo padre quando ordinò alle proprie figlie di ucciere i loro mariti. Questa parte della storia, oltre al nome del personaggio (Amimone significa "senza colpa") la rendono identica ad Ipermnestra, che probabilmente è la stessa persona.

Aminia

Aminia è una figura della mitologia greca, legata al mito di Narciso. Secondo Conone, Narciso aveva molti innamorati che lui costantemente respingeva fino a farli desistere. Solo il giovane Aminia non si dava per vinto, tanto che Narciso gli donò una spada perché si uccidesse. Aminia, obbedendo al volere di Narciso, si trafisse davanti alla sua casa, avendo prima invocato il dio per ottenere una giusta vendetta.

Aminio

Nella mitologia greca Aminio fu uno dei tanti uomini ad innamorarsi di Narciso.

Aminio non riuscì a rimanere impassibile davanti alla bellezza di Narciso, l’uomo tanto bello quanto innamorato solo di se stesso, e si dichiarò a lui.

La morte

Narciso rifiutò il suo amore ma in dono gli diede una spada. Il ragazzo respinto vide in quel regalo una facile strada per porre fine alle sue sofferenze e si uccise, ma prima maledisse Narciso per la sua crudeltà. Dal suo nome deriva il fiume Aminio che si unisce all’Alfeo.

Aminta (mitologia)

Nella mitologia greca, Aminta era il nome di uno dei pastori dell’antica Grecia, autore di un famoso furto.

Sileno, il più famoso dei Sileni, strani esseri dotati di poteri, era un semplice pastore. Quando egli stanco della caccia si mise a dormire con sonno profondo, Aminta insieme ad altri pastori partecipò al furto della sua zampogna.
 
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