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I Film Maledetti

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view post Posted on 21/1/2019, 20:37     +1   -1
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Guardiano del male

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Nosferatu

Il film maledetto per eccellenza è senza alcun dubbio Nosferatu, proiettato per la prima volta il 5 marzo 1922 e diretto da Friedrich Wilhelm Murnau. La sceneggiatura, ispirata liberamente a Dracula di Bram Stoker, subì molti cambiamenti durante la stesura perché Murnau non era intenzionato a pagare alcun diritto d'autore.
Purtroppo per lui gli eredi di Stoker gli fecero causa, e fu condannato a distruggere tutte le copie della pellicola. Riuscì a salvarne una soltanto, permettendogli di sopravvivere.

Ma il vero mistero del film resta il suo protagonista, Max Schreck.
Apparso dal nulla e nel nulla tornato alla fine delle riprese, ha da sempre scatenato l'immaginario degli spettatori. La sua figura così inquietante, così particolare, è destinata a restare impressa in eterno.

Il poster di NosferatuA posteriori venne identificato in un oscuro caratterista omonimo, ma non ci fu mai modo di esserne sicuri. Il nome stesso, Max Schreck, che tradotto suona pressappoco come "Massimo Terrore", è possibile che fosse un nome d'arte imposto dallo stesso Murnau.

In molti sono convinti che Max Schreck fosse lo stesso regista, ma ancora di più quelli che lo identificano in un vero vampiro.

Secondo alcune fonti, Murnau, ossessionato dal film, si era recato nei Carpazi alla ricerca del protagonista ideale. Voci non confermate parlarono di misteriosi incidenti sul set e di riprese quasi esclusivamente notturne, alimentando questa leggenda, che venne ripresa da E. Elias Mehrige nel suo film L'Ombra del Vampiro del 2000, in cui ripercorre le tappe della lavorazione di Nosferatu, avallando pienamente questa ipotesi.
La vera natura di Max Schreck resterà per sempre uno dei misteri più affascinanti del cinema.



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Il Conquistatore

Il Conquistatore, un film epico diretto da Dick Powell nel 1956, resta comunque la pellicola più iellata della storia del cinema. E considerando che fu pure etichettato come una delle pellicole più brutte del decennio, si può dire che di primati ne accumulò fin troppi.

La maledizione de Il Conquistatore non venne alla luce per molti anni, finché gli appartenenti alla troupe non iniziarono a morire.
Nel 1963 Dick Powell morì di cancro, e subito dopo anche l'attore Pedro Armendariz, ormai all'ultimo stadio, si suicidò.
Susan Hayward, Agnes Moorehead e John Wayne morirono per lo stesso male nel decennio successivo.

Alla resa dei conti, delle 220 persone di cui erano composti il cast e la troupe, 91 si ammalarono di cancro e le vittime accertate furono 46.
Un po' troppi per essere una coincidenza.

Alla ricerca delle cause di un simile eccidio, fu ipotizzato che l'insorgenza di tale malattia fosse dovuta al luogo scelto per le riprese, St. George nell'Utah, distante poco più di cento miglia dal sito di un esperimento nucleare nel Nevada, ma il governo federale negò sempre che ciò fosse possibile.

Difficilmente si potrà fare luce sulla causa di tutte quelle morti, che fanno de Il Conquistatore il film più sfortunato della storia del cinema.




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Rosemary's Baby


Rosemary's Baby - Nastro Rosso a New York, girato da Roman Polanski nel 1968, ha legato il suo nome a un terrificante fatto di sangue.

Il film, che narra la storia della nascita dell'Anticristo, utilizza come consulente Anton LaVey, erede di Alesteir Crowley e fondatore della Chiesa di Satana.
L'aver reso noti culti e credenze dei satanisti evidentemente non deve piacere molto a Charles "Satana" Manson.

Alcuni mesi dopo, mentre il regista si trova in Inghilterra, Manson, individuando nelle canzoni dei Beatles messaggi subliminari che lo inducono ad agire, ordina l'esecuzione di Sharon Tate, moglie del regista, incinta di otto mesi proprio come la protagonista del film. L'omicidio avviene nella villa di Cielo Drive, il 9 agosto del 1969. Gli assassini, un uomo e tre donne, plagiati da Manson, massacrano l'attrice e i suoi amici in modo barbaro.

Ma il film Rosemary's Baby è famoso per un altro inquietante episodio: il palazzo dove è stato girato, il Dakota di New York, fu anche l'ultima dimora di John Lennon, e proprio nel suo ingresso il cantante fu ucciso nel 1980, esattamente nel punto dove nel film di Polanski precipitava uno dei personaggi.
Ancora una volta i Beatles legavano il loro nome a quel film maledetto.




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The Omen: Il Presagio

The Omen: Il Presagio, girato da Richard Donner nel 1976 e tratto da un libro di David Seltzer, tratta anche lui della nascita dell'Anticristo, e per tutte le riprese fu funestato da incidenti inquietanti e strane coincidenze.

L'aereo proveniente da Los Angeles su cui viaggiava il protagonista Gregory Peck fu colpito da un fulmine. Tre giorni dopo sullo stesso aereo stava viaggiando David Seltzer quando venne nuovamente colpito da un fulmine.

La stazione metropolitana di Green Park a Londra saltò in aria mentre la troupe cinematografica ci si stava recando.

Per realizzare alcune riprese dall'alto, il regista noleggiò un piccolo aeroplano che poi per decisione dello stesso regista non venne utilizzato il giorno stabilito. Fu una fortuna: l'aereo, poco dopo essere decollato, perse quota e precipitò investendo in pieno l'auto sulla quale viaggiavano la moglie e i figli del pilota. Morirono tutti.

Lo specialista per gli effetti speciali John Richardson, autore della celebre sequenza della decapitazione del fotografo, si trovava in Belgio sul set del film Quell'ultimo ponte quando ebbe un incidente d'auto frontale. La fidanzata, che era in auto con lui, morì decapitata. Quando si riprese, e scoprì che la ragazza era morta, su un cartello stradale lesse la scritta Liège 66,6 km.



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Amityville Horror


Considerato il film maledetto per eccellenza, Amityville Horror, girato da Stuart Rosenberg nel 1979, in realtà non è stato funestato né da incidenti né da lutti. La sua fama è dovuta soprattutto agli eventi narrati, in quanto si riferisce a eventi realmente successi.

Il luogo dove sono avvenuti tali fatti, 112 Ocean Avenue, Amityville, New York, è una casa in stile coloniale olandese costruita negli anni Venti. Nel 1974 la casa è stata la sede del brutale omicidio di sei persone.

L'anno seguente una nuova famiglia acquistò la casa e dopo soli 28 giorni ne fuggì terrorizzata asserendo che la casa era infestata. Sono proprio loro a narrare la storia allo scrittore Jay Anson, che ne farà un romanzo. Si racconta che durante la stesura del libro molti avvenimenti misteriosi si sono manifestati, come nel caso di Frances Evans, un'amica dello scrittore morta in un incendio poco dopo aver ricevuto i primi capitoli da leggere.

È la storia della famiglia Lutz, formata da padre, madre e i tre figli di lei, che nel 1975 acquistò la casa di Amityville, iniziando subito a essere perseguitati da presenze ultraterrene. Proprio in quella casa, solo un anno prima, il ventitreenne Ronald DeFeo Jr. aveva massacrato a colpi di fucile la sua famiglia, padre, madre e quattro fratelli, senza motivo apparente.

Dichiarò di essere stato ispirato da forze demoniache, risvegliatesi dopo che aveva scoperto in cantina una stanza segreta in cui si pensa che i vecchi proprietari celebrassero riti satanici.

Su questa storia è online sul nostro portale un approfondimento: la leggenda di Amityville Horror, di Daniele Imperi.




Superman

Superman è decisamente un personaggio maledetto. In pratica ha portato sfortuna a tutti gli attori che hanno interpretato quella parte, ma non solo a loro.

Il più famoso, l'attore Christopher Reeve, protagonista del fortunato (al botteghino) Superman del 1978 diretto da Richard Donner, il 27 maggio 1995, nel corso di una gara equestre a Charlottesville, in Virginia, cadde brutalmente da cavallo, riportando lo spostamento di due vertebre cervicali, con seguente interessamento della lesione al midollo spinale.

Come conseguenza del trauma subìto, Reeve riportò una paralisi permanente dal collo in giù, perdendo non solo l'uso di tutti gli arti ma anche la capacità di respirare autonomamente. Da allora e fino alla morte, avvenuta 9 anni dopo, è rimasto costretto su una sedia a rotelle e collegato a un respiratore artificiale.

Meno nota è stata la fine di altri due Superman di celluloide.

Negli anni quaranta Superman fu interpretato da Kirk Alyn il quale, dopo la fortunata serie, venne praticamente cacciato dall'ambiente cinematografico senza riuscire più a trovare lavoro in nessun film e finendo in triste povertà. I registi dicevano che l'attore era ormai troppo legato al personaggio di Superman e che quindi non sarebbe stato credibile in nessun altro ruolo.

Il decennio successivo, gli anni cinquanta, vide Superman interpretato da George Reeves. Costui rimase senza lavoro per le medesime ragioni di Alyn, ma la sua reazione fu peggiore: nel 1959, a pochi giorni dalla nozze, si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia.
La morte fu archiviata come suicidio, ma l'assenza delle impronte del morto sulla pistola hanno dato vita negli anni a teorie assai più suggestive.

Anche Margot Kidder, la Lois Lane del primo Superman, nel 1990 fu vittima di un incidente aero e soffre da anni di depressione e disturbi bipolari della personalità. Richard Pryor, che partecipò a Superman III, morì nel 2005 per sclerosi multipla.




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Poltergeist

Altri film funestati da lutti furono la trilogia di Poltergeist (1982-1988), la storia della famiglia Freeling che ha avuto la sfortuna di andare ad abitare in una casa costruita sopra un cimitero e che per questa ragione è infestata dagli spiriti.

Le vittime furono purtroppo le protagoniste più giovani del film: Dominique Dunne, strangolata dal fidanzato a soli ventidue anni, e la piccola Heather O'Rourke, che partecipò a tutti e tre i film ma purtroppo morì prima dell'uscita dell'ultimo a soli dodici anni.

Ammalata del morbo di Crohn ma all'apparenza completamente guarita, rimase sana e senza accusare nessun sintomo fino alla mattina del 1 febbraio 1988 quando si sentì male e fu trasportata d'urgenza all'ospedale dove fu accertato che aveva sviluppato una occlusione intestinale acuta. Nonostante fosse sottoposta a una operazione d'urgenza, morì per le complicazioni causate principalmente dallo shock settico risultante dalla occlusione e dalla conseguente infezione.

Fu questa morte repentina e inaspettata che fece nascere la voce che fosse morta durante le riprese per colpa di qualche spirito particolarmente malefico. La morte di altri due attori della serie, Julian Beck nel 1985, per un tumore allo stomaco, e Will Sampson nel 1987 per l'aggravarsi di problemi che si portava dietro dall'infanzia, contribuirono non poco a fare di Poltergeist - Demoniache presenze un film maledetto per eccellenza.

La maledizione legata a Poltergeist è secondo alcuni legata a una profanazione: la casa dove vengono ambientati gli episodi sorgerebbe infatti davvero su un antico cimitero indiano.



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Ai confini della realtà

Ai confini della realtà, trasposizione effettuata nel 1983 della fortunata serie televisiva di Rod Serling, è tristemente famoso anche per un tremendo incidente che avvenne nel corso della lavorazione nel quale rimasero uccisi l'attore Vic Morrow e due attori ancora bambini.

Il 23 luglio 1982, durante le riprese del primo episodio, si verificò la tragedia: nella scena del Vietnam a Indian Dunes Park, un elicottero, probabilmente a causa delle numerose e forti esplosioni, perse il controllo e decapitò l'attore Vic Morrow e una giovanissima comparsa (Myca Dinh Le) oltre a ucciderne una seconda, anch'essa giovanissima, per schiacciamento (Renee Shin-Yi Chen).

Il regista John Landis ebbe seri problemi dopo quell'incidente.


Davvero insolito trovare in questa macabra lista un film divertente come Tre Scapoli e un bebè, diretto nel 1987 da Leonard Nimoy.

Intorno a questo film si è costruita un'insolita leggenda metropolitana. Infatti durante una scena del film, seminascosto da una tenda, apparirebbe il fantasma di un bambino di nove anni rimasto ucciso da un colpo partito accidentalmente dal fucile del padre alcuni anni prima nella casa in cui vennero girate alcune scene del film.

L'evento fu scoperto solamente nell'agosto 1990 quando una donna, assistendo alla proiezione, riconobbe il proprio figlio defunto. In aggiunta a questa scena, pochi secondi prima, nella stessa inquadratura, allo stesso posto appare una figura molto simile a un fucile.

In seguito l'evento fu minimizzato dal regista che dichiarò che la sagoma che viene intravista per qualche secondo era in realtà di una sagoma fotografica raffigurante l'attore Ted Danson realizzata a fini promozionali e dimenticata in un lato del set.
Per molti resta comunque l'inquietante interrogativo: un fantasma è stato davvero filmato?




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Il Corvo

Altro film estremamente sfortunato fu Il Corvo, del 1994, passato alla storia e bollato come maledetto per la morte dell'interprete principale, avvenuta in maniera macabra e inspiegabile proprio durante le riprese del film: Brandon Lee fu ucciso da un colpo di pistola, che avrebbe dovuto essere caricata a salve, a 3 giorni dalla fine delle riprese.

Secondo molti la morte di Brandon non fu casuale ma legata alla mafia cinese, che aveva cercato di uccidere anche il padre.

La scena in questione fu girata il 31 marzo 1993, a Wilmington, nel North Carolina. Al momento di girare la morte del personaggio impersonato da Lee, Eric Draven, l'attore doveva attraversare una porta, portando una borsa contenente droghe. A quel punto l'attore Micheal Massee, nella parte di FunBoy, avrebbe dovuto sparare una revolverata a Lee. Per completare l'effetto realistico, una piccola carica esplosiva era contenuta nella valigetta portata da Lee.

Sfortunatamente, un frammento del proiettile a salve, usato in precedenza per le scene dei dettagli, fu sistemato nel tamburo della pistola, e nello sparare ancora il frammento finì addosso a Brendon, ferendolo mortalmente.

Le inchieste successive confermarono la morte di Brandon Lee accidentale, e la responsabilità fu attribuita alla negligenza della troupe, senza trovare diretti responsabili.

La maledizione, in questo caso, più che aleggiare sul film sembra proprio aver preso di mira l'intera famiglia Lee: il padre di Brandon, l'attore asiatico Bruce Lee, morì in circostanze mai chiarite completamente lasciando a metà la realizzazione di un film, L'ultimo combattimento di Chen, che fu completato usando una sua controfigura.
Particolare inquietante (se si pensa alla fine fatta poi da Brandon): in questo film Bruce interpretava la parte di un divo delle arti marziali, che rimaneva sfigurato e si fingeva poi morto, dopo che qualcuno aveva cercato di ucciderlo sostituendo sul set una pistola caricata a salve con una caricata a proiettili veri.

Ultima curiosità: al provino per la parte principale, poi andata a Brandon Lee, si presentò anche River Phoenix, morto di overdose nello stesso anno di Brandon, il 1993.




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Matrix

Anche la trilogia di Matrix (1998-2003) fu funestata da lutti inaspettati. Lo stesso ruolo del protagonista, Neo, era stato concepito per l'attore Brandon Lee, e solo dopo la sua tragica scomparsa venne affidato a Keanu Reeves.

Della trilogia il film più sfortunato fu decisamente il secondo, Matrix Reloaded, che durante le riprese vide sia la morte dell'attrice Gloria Foster, che interpretava l'Oracolo, che quella della cantante Aaliyah, che interpretava il ruolo di Zee e che non è riuscita a completare le riprese, scomparsa in un tragico incidente aereo assieme a otto membri della sua troupe.

Oltre a ciò la lavorazione fu funestata da strani incidenti sul set e misteriose sparizioni di pellicole.




La Lista è ancora Lunga

La lista non finisce qui, ovviamente, sono molti i film che durante la loro lavorazione sono stati perseguitati da strani incidenti (la versione giapponese di Ring, per esempio, e anche Brivido di Stephen King).

Anche la lavorazione di Evil Dead (La Casa), fu molto sfortunata, al punto che un fulmine incenerì il casolare subito dopo il termine delle riprese.

Cabal, di Clive Barker, ha subito un incendio sul set facendo perdere molti mostri che sarebbero dovuti essere utilizzati nel film e diminuendo drasticamente il budget per la realizzazione.

La Macchina Nera Durante le riprese de La Macchina Nera, l'auto utilizzata, che nel film è guidata da un'entità demoniaca, si mise in moto da sola improvvisamente, senza che i tecnici avessero azionato i comandi.

In più strani lamenti notturni ossessionavano la troupe. Un altro esempio è il film Communion, che racconta la vicenda vera (si dice) di Whitley Strieber alle prese con rapimenti alieni. Una notte, la stessa troupe filmò degli strani esseri che fecero visita sul set.

Durante la lavorazione de La Passione di Cristo di Mel Gibson, un fulmine ha sfiorato l'attore che interpretava Gesù, James Caviezel, rimasto per fortuna illeso.

Altro film sfortunato fu La Leggenda degli Uomini Straordinari: 1.5 milioni di dollari di set spazzati via dall'alluvione di Praga, tre stunt man gravemente infortunati, Sean Connery (tra l'altro, produttore del film) e il regista che litigano all'inizio e non si parlano più direttamente per il resto della lavorazione, due attori sostituiti in volata, il film rimontato tre volte.

In tempi più remoti da ricordare Gli spostati, il bellissimo film di John Huston, durante le cui riprese morì d'infarto il protagonista, Clark Gable. Subito dopo si suicidò Marilyn Monroe.

Anche Michael Curtiz, il regista di Casablanca, fu considerato piuttosto maledetto perché nei suoi set capitava sempre, o quasi, qualcosa di tremendo. Per citare qualche caso, durante la celebre scena finale di La carica dei seicento (1936) morirono in maniera violenta tre comparse. L'attore che interpretava uno dei tre figli del patriarca biblico in Noah's Ark (1929) fu investito in pieno da un getto d'acqua che lo fece precipitare dall'arca e restò paralizzato.

Cannibal Holocaust Anche in Italia molte pellicole furono considerate maledette, a partire da Cannibal Holocaust, ma sicuramente la palma del film più sfortunato non può che andare a L'Isola del Tesoro, diretto da Antonio Margheriti nel 1986. Renato Castellani, che avrebbe dovuto dirigerlo, scomparve prima di poter cominciare a girare, un direttore di produzione morì durante le riprese, lo stesso Margheriti si sentì male durante la preparazione e venne operato d'urgenza al pancreas salvandosi solo grazie alla sua forte tempra, mentre il giovane protagonista Itaco Nardulli morì tragicamente poco tempo dopo l'uscita del film.







La Regina dei Dannati

Una delle protagoniste l'attrice e cantante di colore Aaliyah che interpretava la Regina Akasia, dopo le riprese andando in vacanza, ebbe un incidente e morì precipitando con l'aereo a soli 22 anni.

Edited by Falupbis - 14/8/2023, 22:50
 
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view post Posted on 6/3/2021, 18:48     +1   -1
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