Un Mondo Accanto

Posts written by Falupbis

view post Posted: 25/3/2024, 19:55     Draghi - Creature leggendarie tra Mitologia Credenze Folklore Magia e...verità

I draghi esistevano davvero. E stanno tornando




Una sorprendente ricerca pubblicata su Nature rivela che gli animali sputafuoco non erano poi così leggendari, ma reali. E che, grazie ai cambiamenti climatici, dobbiamo aspettarci di rivederli presto fra noi.


Una scoperta a dir poco sensazionale è stata pubblicata su Nature, e se non fosse per l'autorevolezza della fonte, saremmo portati a definirla una bufala. La sostanza dell'articolo è che i draghi, esseri da sempre considerati frutto di leggende popolari, sono in realtà esistiti davvero, almeno nel Medioevo. E sono destinati a tornare. Il paper elenca i fattori che determineranno la resurrezione dei giganti alati sputafuoco, alcuni dei quali paradossali, come la crisi economica e la mancanza di una politica globale per combattere il riscaldamento globale (global warming).

Dunque è anche colpa (o merito, dipende da come la pensate politicamente) di Donald Trump.


IL MANOSCRITTO RITROVATO. La rivelazione arriva uno studio congiunto di Andrew J. Hamilton (University of Melbourne), Robert M. May (University of Oxford) e Edward K. Waters (University of Notre Dame, Australia), che hanno analizzato alcuni documenti da poco ritrovati presso la Oxford’s Bodleian Library, in occasione degli intensi lavori investigativi su manoscritti dell'epoca della Magna Charta, di cui quest'anno si celebrano gli 800 anni.

Il documento, letteralmente disseppellito dalla polvere della biblioteca inglese, è attribuito al monaco Godfrey of Exmouth ed è illuminante su alcuni aspetti della vita quotidiana inglese del tredicesimo secolo. Secondo gli studiosi, i testi sembrano dimostrare inequivocabilmente la prova dell'esistenza reale dei draghi nel nostro mondo e addirittura l'impatto che hanno avuto sulla popolazione. Non è un caso che miti e leggende di tutto il mondo ne parlino, dagli scritti dello zoroastrismo alla letteratura greca, dalle religioni slave alle credenze asiatiche. Fino al dipinto di San Giorgio e il Drago, e ai film hollywoodiani.


UN'EPOCA D'ORO (E ARGENTO). Sbalorditi dalle rivelazioni del testo di Exmouth, i tre studiosi hanno esaminato altri documenti posteriori, che hanno consolidato le evidenze: i draghi hanno davvero proliferato nel periodo medievale. Hanno potuto regnare incontrastati sugli uomini grazie all'abbondanza di cibo (gli esseri umani stessi, in special modo i cavalieri), alla disponibilità di materiali per la nidificazione (oro e argento) e a un periodo climatico inaspettatamente caldo, necessario per mantenere una alta temperatura boccale e nasale, cruciale per la loro sopravvivenza.

Inoltre, gli strumenti considerati "magici" per combatterli non funzionavano più, cosa che fra l'altro può avere contribuito a relegare streghe e maghi nella sfera della blasfemia: non più in grado di contrastare i draghi, hanno perso il loro ruolo utile nella società, che ha iniziato a perseguitarli per le loro credenze non ortodosse (ad esempio l'eliocentrismo).


Fu il periodo della Prima Stirpe dei draghi (nel paper vengono chiamati “bestie ectotermiche”).


L'IBERNAZIONE. Gli autori dello studio individuano la fine del dominio dei draghi verso la fine del quindicesimo secolo, smentendo quindi gli studi che ritenevano il quattordicesimo secolo come l'epoca della loro fine. Le cause sono da individuare nel calo delle temperature che colpì l'Europa fra 1400 e 1650 circa (la cosiddetta Piccola Era Glaciale) e nella carenza di cibo (era finita l'epoca cavalleresca). Questi elementi, combinati, non avrebbero però provocato l'estinzione, ma solo innescato un processo di ibernazione delle varie specie di mostri. Periodicamente qualche drago si risvegliava dal grande sonno per verificare se le condizioni ambientali potessero consentire un ritorno. Si registrò il sorgere di una Seconda Stirpe, fra 1680 e 1690, favorita dalla fine del periodo freddo. Poi un nuovo grande sonno. Fino ai nostri tempi.


IL RITORNO. Nelle ultime decadi alcuni fattori di cui non stiamo tenendo conto stanno "lavorando" per l'avvento della Terza Stirpe dei draghi. Sono fenomeni apparentemente non riconducibili a un'eventualità del genere, ma pare proprio che gli indizi principali siano la scarsa attenzione al global warming e il fallimento delle politiche economiche, che stanno rimettendo in circolo oro e argento come beni rifugio (gli autori parlano di "quantitative thieving"). A questo si aggiunge il paradossale ritorno dei cavalieri in Australia.


Tutto questo potrebbe indurre i draghi a uscire dall'ibernazione e riaffacciarsi nel nostro mondo. Che cosa mangeranno? Ovviamente pesci, anzi pesci d'aprile. Se siete arrivati fin qui con il giusto scetticismo non sarà stata una sopresa. Ad ogni modo, buon pesce da aprile da Focus e Nature. E dai draghi.


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view post Posted: 8/2/2024, 19:06     Bolsover Castle - Castelli Stranieri e altri luoghi infestati

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Tra le mura del Bolsover Castle ai annidano terribili presenze demoniache, un luogo classificato tra i posti più infestati d’Inghilterra.
Quasi 1000 segnalazioni di attività demoniache avvenute in un quarto di secolo. Gli esperti sostengono che gli avvistamenti di fantasmi, demoni e spiriti maligni sono oggi diffusi come lo erano nel medioevo.

A capo della ricerca c’è il Reverendo Lionel Fanthorpe, esperto in materia di misteri e paranormale, che ha studiato i numerosi casi, per riuscire ad indentificare tutti gli avvistamenti e le registrazioni di fenomeni soprannaturali di origini sataniche.

Lo studio ha rivelato che pur trovandoci nel 21° secolo, in un periodo dove la tecnologia ha fatto passi da gigante, gli inglesi sono ancora molto “attratti” da demoni, fantasmi, spiriti maligni, gnomi, streghe, maghi e maledizioni, con ben 968 segnalazioni di attività demoniaca registrate negli ultimi 25 anni.

In questo articolo ci occuperemo del Bolsover Castle, un castello inglese costruito nel 12° secolo, dalla famiglia Peverel. Il castello raggiunse il sua massimo splendore durante il regno di Re Giovanni e della Regina Elisabetta I.

Col trascorrere dei secoli il castello andò in rovina, venne abbandonato definitivamente nel 1883 fino a quando nel 1945 fu donato alla nazione dal duca di Portland.

Il Bolsover Castle, vanta una bellissima vista sul Derbyshire, è dotato di numerose camere. I fantasmi che infestano questo imponente edificio sono numerosi, tra questi i più noti sono il fantasma di una donna con il suo bambino e una giovane coppia morta trucidata. C’è una parte del castello che è stata addirittura transennata per sicurezza, qui è attivo uno spirito maligno davvero cattivo.

L’English Heritage, è un ente che si prende cura di centinaia di edifici e di luoghi storici sparsi per tutta l’Inghilterra. L’ente ha confermato le centinaia di segnalazioni di fantasmi raccolte negli ultimi anni: una donna del personale è stata addirittura spinta giù per le scale da una forza invisibile, un altro membro del personale, si trovava in bagno e stava piangendo, a causa di gravi problemi personali, quando all’improvviso ha sentito una piccola mano tenere la sua, come per confortarlo.

I guardiani di notte, vedono spesso il bagliore di una candela provenire dalla finestra dell’adiacente scuola di equitazione. Le telecamere di sicurezza piazzate nel maneggio, dopo il tramonto, registrano spesso movimenti di oggetti e si sente anche l’inconfondibile rumore di zoccoli di cavallo.

Durante i lavori di pulizia un addetto, mentre passava l’aspirapolvere per le scale, ha sentito il cavo dell’apparecchio tirare, ma dietro di lui non c’era nessuno, è sceso per vedere cosa stava succedendo, quando è tornato su per le scale dove aveva lasciato l’aspirapolvere, l’ha trovata spostata di diversi gradini. Molti visitatori si sono sentiti pizzicare alcuni anche schiaffeggiare da un presenza invisibile, nei locali delle cucine.

E’ stato visto un fantasma che camminava tra i merli della torre e una donna che gettava un bambino in forno della cucina. Molti altri episodi sono stati raccontati dal personale del castello a conferma che Bolsover Castle è uno dei luoghi più infesta d’Inghilterra.


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view post Posted: 6/2/2024, 13:32     E se noi umani sulla Terra fossimo uno “zoo” degli alieni? L’ipotesi dell’astrofisico di Harvard torna attuale - Ufo e altri misteri ufologici

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Sul numero di gennaio della rivista Nature Astronomy è stato rievocato e riattualizzato il contenuto di un celebre articolo del 1973 sugli extraterrestri


E se fossimo, noi umani sul pianeta Terra, una sorta di zoo inventato dagli alieni? Come riporta Il Post, sul numero di gennaio della rivista Nature Astronomy è stato rievocato e riattualizzato il contenuto di un celebre articolo del 1973 scritto dall’astrofisico di Harvard, John Allen Ball. Lo scienziato “teorizzò che l’assenza di interazioni con forme di vita intelligente extraterrestre, ammesso che esistano, fosse spiegabile ipotizzando una loro volontà di rimanere nascoste”.

Ciò vorrebbe dire che i cosiddetti alieni, più evoluti e di origine più antica della nostra, avrebbero evitato volontariamente interazioni con i terrestri rendendo il nostro pianeta un luogo protetto e intoccabile. “L’ipotesi dello zoo prevede che non li troveremo mai perché non vogliono essere trovati, e hanno la capacità tecnologica di assicurarsene”, scrisse Ball.

Così se da un lato l’ipotesi scientifica ricorda diverse riflessioni “storiche” portate avanti da Mauro Biglino, dall’altro si basa direttamente sul cosiddetto Paradosso di Fermi (Enrico, il fisico italiano che contribuì alla creazione della bomba atomica, ndr): “La discrepanza tra la mancanza di prove conclusive dell’esistenza di vita extraterrestre tecnologicamente avanzata e l’apparentemente alta probabilità della sua esistenza”. Il dibattito sul tema è in corso nell’ambito scientifico, tra fisici e astronomi, da settant’anni.

Nell’articolo pubblicato su Nature Astronomy – scritto dall’astrobiologo inglese Ian Andrew Crawford e dall’astrofisico tedesco Dirk Schulze-Makuch – vengono prima esaminati i diversi tentativi di spiegazione del paradosso di Fermi proposti nel corso degli anni poi viene suggerito che “le civiltà tecnologiche extraterrestri siano estremamente rare (o assenti) nella galassia o esistano ma si nascondano da noi”. Ma è la conclusione che come sempre, gioca sul paradosso e spiazza il razionalismo nudo e crudo sul tema alieno. Crawford e Schulze-Makuch sostengono che valutato il grande dispiego di forze a livello tecnologico che stiamo utilizzando nell’esplorare lo Spazio nel giro di qualche decennio “potremmo essere in grado di escludere una delle due possibilità”. Insomma, tocca mettersi comodi con pop corn e copertina in attesa di sapere, dal mondo scientifico ufficiale e non dai guru visionari, se gli alieni esistono davvero.


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view post Posted: 20/1/2024, 17:11     Il caldo estremo spazzerà via l’umanità dalla Terra con un nuovo supercontinente, per gli scienziati - Scienze




Un nuovo studio mostra che un calore senza precedenti porterà probabilmente alla prossima estinzione di massa eliminando quasi tutti i mammiferi nel giro di circa 250 milioni di anni dalla Terra
Un nuovo studio mostra che un calore senza precedenti porterà probabilmente alla prossima estinzione di massa (dai dinosauri), eliminando quasi tutti i mammiferi nel giro di circa 250 milioni di anni dalla Terra. La ricerca, condotta dall’Università di Bristol, presenta i primi modelli climatici realizzati da un supercomputer per un lontano futuro e dimostra come gli estremi climatici si intensificheranno drammaticamente quando i continenti del mondo finiranno per fondersi per formare un unico continente caldo, secco e in gran parte incontaminato.

Le alte temperature sono destinate ad aumentare ulteriormente, man mano che il Sole diventerà più luminoso, emettendo più energia e riscaldando la Terra. I processi tettonici che si verificano nella crosta terrestre e portano alla formazione di supercontinenti porterebbero anche a eruzioni vulcaniche più frequenti che producono enormi rilasci di anidride carbonica nell’atmosfera, riscaldando ulteriormente il pianeta. I mammiferi, compresi gli esseri umani, sono sopravvissuti storicamente grazie alla loro capacità di adattarsi a condizioni meteorologiche estreme, in particolare attraverso adattamenti come la pelliccia e l’ibernazione al freddo, nonché brevi periodi di ibernazione nella stagione calda. Mentre i mammiferi si sono evoluti per abbassare il limite di sopravvivenza alle temperature fredde, la loro tolleranza alle temperature alte è generalmente rimasta costante. Ciò rende molto più difficile da superare l’esposizione prolungata al caldo eccessivo si rivelerebbe insostenibile.

Il cambiamento climatico innescato dall’uomo
Sebbene il cambiamento climatico indotto dall’uomo e il riscaldamento globale siano probabilmente una causa crescente di stress termico e mortalità in alcune regioni, la ricerca suggerisce che il pianeta dovrebbe rimanere in gran parte abitabile fino a quando questo cambiamento sismico della massa terrestre avverrà in futuro (non immediato). Ma quando si formerà il supercontinente, solo una percentuale compresa tra l’8% e il 16% della terra sarebbe abitabile per i mammiferi.

Il team internazionale di scienziati ha applicato modelli climatici, simulando le tendenze di temperatura, vento, pioggia e umidità per il prossimo supercontinente, chiamato Pangea Ultima, che dovrebbe formarsi nei prossimi 250 milioni di anni. Per stimare il livello futuro di CO 2 il team ha utilizzato modelli di movimento delle placche tettoniche, chimica degli oceani e biologia per mappare gli input e gli output di CO 2. La ricerca illustra l’importanza della tettonica e della disposizione continentale quando si conducono ricerche sui pianeti oltre il nostro sistema solare, chiamati esopianeti. Anche se tra 250 milioni di anni la Terra si troverà ancora nella zona abitabile, per i mammiferi la formazione di un supercontinente con elevati livelli di anidride carbonica renderà la maggior parte del mondo inabitabile. I risultati suggeriscono che la disposizione della massa continentale di un mondo lontano potrebbe essere un fattore chiave nel determinare quanto sia vivibile per gli esseri umani.


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view post Posted: 11/1/2024, 15:19     Trovata Antica Confessione: “Abbiamo inventato Gesù Cristo” - Il bene
Studiosi della Bibbia appariranno alla Conferenza ‘Covert Messia’ alla Conway Hall di Londra, il 19 ottobre, per presentare questa scoperta controversa al pubblico inglese.

Il Biblista Americano Joseph Atwill apparirà davanti al pubblico britannico per la prima volta a Londra il 19 ottobre per presentare una controversa nuova scoperta: antiche confessioni recentemente scoperte, oggi dimostrano, secondo Atwill, che il Nuovo Testamento è stato scritto da aristocratici romani del primo secolo che hanno fabbricato l’intera storia di Gesù Cristo. La sua presentazione sarà parte di un simposio di un giorno dal titolo “Covert Messiah” alla Conway Hall di Holborn (tutti i dettagli sono disponibili all’indirizzo www.covertmessiah.com ).

Anche se per molti studiosi la sua teoria sembra stravagante, ed è sicuro che sconvolgerà alcuni credenti, Atwill ritiene la sua prova come conclusiva e confida che la sua accettazione sia solo una questione di tempo. “Presento il mio lavoro con una certa ambivalenza, dato che non voglio causare direttamente alcun danno ai Cristiani”, riconosce, “ma questo è importante per la nostra cultura. I cittadini hanno bisogno di conoscere la verità sul nostro passato in modo che possiamo capire come e perché i governi creano false storie e falsi dei. Spesso lo fanno per ottenere un ordine sociale che è contro gli interessi della gente comune.”

Atwill afferma che il Cristianesimo non è iniziato come una religione, ma come un progetto di governo sofisticato, una sorta di esercizio di propaganda utilizzato per pacificare i sudditi dell’Impero Romano. “Sette ebraiche in Palestina, a quel tempo, che erano in attesa di un Messia guerriero profetizzato, erano una costante fonte di insurrezione violenta durante il primo secolo,” spiega. “Quando i Romani esaurirono i mezzi convenzionali contro la ribellione, sono passati alla guerra psicologica. Hanno ipotizzato che il modo per fermare la diffusione di attività missionaria ebraica fosse quello di creare un sistema di credenze in competizione.

Ecco quando la storia del Messia ‘pacifico’ è stata inventata. Invece di ispirare guerra, questo Messia esortava il pacifismo del dare l’altra guancia e ha incoraggiato gli ebrei a ‘dare a Cesare’ e pagare le tasse a Roma”. Gesù è stato basato su una persona reale dalla storia? “La risposta breve è no,” Atwill insiste, “in realtà egli può essere l’unico personaggio di fantasia in letteratura, la cui storia di vita intera può essere ricondotta ad altre fonti. Una volta che tali fonti sono messe a nudo, non manca proprio niente”. La sua più intrigante scoperta avvenne mentre stava studiando “Guerre dei Giudei” di Giuseppe Flavio [l’unico resoconto storico superstite in prima persona della Giudea del I secolo] e il Nuovo Testamento.

“Ho iniziato a notare una serie di parallelismi tra i due testi”, racconta. “Anche se è stato riconosciuto da studiosi cristiani per secoli che le profezie di Gesù sembrano essere avverate da ciò che Giuseppe Flavio scrisse nella Prima guerra giudaico-romana, ne stavo vedendo decine di altri. Quello che sembra aver eluso molti studiosi è che la sequenza di eventi e di luoghi del ministero di Gesù è più o meno la stessa degli eventi e luoghi della campagna militare di Tito Flavio [imperatore] come descritto da Giuseppe Flavio. Questa è la prova evidente di un disegno volutamente costruito. La biografia di Gesù è in realtà costruita, del tutto, su storie precedenti, ma soprattutto sulla biografia di un Cesare romano. “

Come è potuto passare inosservato nei libri più analizzati di tutti i tempi? “Molti dei paralleli sono concettuali o poetici, in modo che non risulta immediatamente evidente. Dopo tutto, gli autori non volevano che il credente medio potesse vedere cosa stavano facendo, ma volevano che il lettore attento capisse. Un istruito romano nella classe dirigente avrebbe probabilmente riconosciuto il gioco letterario”. Atwill sostiene che può dimostrare che: i Cesari romani ci hanno lasciato una sorta di letteratura puzzle che doveva essere risolta dalle generazioni future, e la soluzione a questo enigma è:

“Abbiamo inventato Gesù Cristo, e ne siamo orgogliosi.”
È questo l’inizio della fine del Cristianesimo? “Probabilmente no”, concede Atwill “, ma ciò che il mio lavoro ha fatto è dare il permesso a molti di coloro che sono pronti a lasciare la religione, di dare un taglio netto. Abbiamo la prova ora per mostrare esattamente da dove la storia di Gesù è venuta. Anche se il Cristianesimo può essere un conforto per alcuni, può anche essere molto dannoso e repressivo, una forma insidiosa di controllo mentale che ha portato alla cieca accettazione della servitù della gleba, della povertà e della guerra nel corso della storia. Ancora oggi, soprattutto negli Stati Uniti, è utilizzato per creare il supporto per la guerra in Medio Oriente.”

Atwill incoraggia gli scettici a sfidarlo a Conway Hall, dove dopo le presentazioni ci sarà probabilmente una vivace sessione domanda-risposta. Assieme a Mr.Atwill ci sarà lo studioso Kenneth Humphreys, autore del libro “Jesus Never Existed.”
Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo covertmessiah.com .
Chi è Joseph Atwill: “. Joseph Atwill è l’autore del libro best-seller “Caesar’s Messiah” e del suo sequel “The Single Strand.”


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view post Posted: 23/12/2023, 06:49     L’universo è già nella sua sesta e ultima era, ecco il perché - Astronomia

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Credit: Nicole Rager Fuller/National Science Foundation




Dal Big Bang ai giorni nostri, l’universo ha attraversato molte epoche. L’energia oscura preannuncia l’ultima, ecco perché
L’universo non è lo stesso oggi, rispetto a ieri. In ogni momento si verificano una serie di cambiamenti impercettibili ma importanti. L’universo si sta espandendo, il che significa che le distanze tra le più grandi strutture cosmiche stanno aumentando nel tempo. Un secondo fa l’universo era leggermente più piccolo. Fra un secondo, sarà leggermente più grande. Questi sottili cambiamenti si accumulano su grandi scale temporali e influenzano più delle semplici distanze. Man mano che il cosmo si espande, l’importanza relativa della radiazione, della materia, dei neutrini e dell’energia oscura cambia. Gli astronomi hanno diviso la storia dell’universo in sei grandi epoche e noi siamo già in quella conclusiva.


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Credit: NASA/CXC/M. Weiss



Le sei ere dell’universo
Tutto ciò che esiste, nel cosmo, contiene una certa quantità di energia: materia, radiazione, energia oscura, etc. Man mano che l’universo si espande, il volume che occupano queste forme di energia cambia e ognuna ha una densità di energia che si evolve in modo diverso. Un universo che esiste da più tempo si sarà espanso di più. Sarà più freddo in futuro ed era più caldo in passato. Era anche gravitazionalmente più uniforme in passato e lo sarà meno in futuro. Se applichiamo le leggi della fisica all’universo e le confrontiamo con le osservazioni e le misurazioni fatte, possiamo determinare da dove veniamo e dove siamo diretti. Quando tracciamo le linee di demarcazione in base a come si comporta l’universo, scopriamo che ci sono sei diverse ere cosmiche.

L’era inflazionistica, che ha preceduto e dato vita al Big Bang.
Il cosiddetto “brodo primordiale”, dal Big Bang alle interazioni nucleari fra le particelle, che si sono verificate nell’universo primordiale.
L’era del plasma, dalla fine delle interazioni nucleari fino a quando l’universo non si è raffreddato abbastanza da formare stabilmente materia neutra.
L’era del medioevo, dalla formazione della materia fino alla nascita delle prime stelle e galassie.
L’era stellare, che va dalla fine della reionizzazione alla formazione di strutture su larga scala guidate dalla gravità. In questa fase la densità dell’energia oscura domina su quella della materia.
Era dell’energia oscura: la fase finale dell’universo, dove l’espansione accelera e gli oggetti si allontanano l’uno dall’altro.
Siamo già entrati in questa sesta e ultima era, miliardi di anni fa. La maggior parte degli eventi importanti che definiranno la storia del nostro universo, sono già accaduti.

L’inizio della fine
Una volta che l’energia oscura prende il sopravvento, accade qualcosa di bizzarro: la struttura su larga scala dell’universo smette di crescere. Stelle e galassie continueranno ad allontanarsi le une dalle altre conducendo esistenze solitarie nel freddo del cosmo. Galassie e ammassi di galassie alla fine si fonderanno per formare una gigantesca galassia ellittica. Le stelle moriranno, la nuova formazione stellare rallenterà per poi fermarsi. I pianeti verranno inghiottiti dalle loro stelle madri e anche i buchi neri, che hanno una vita straordinariamente lunga, finiranno per evaporare per la radiazione di Hawking.

Resteranno le nane nere
Alla fine rimarranno solo stelle nane nere e masse isolate troppo piccole per innescare la fusione nucleare. Questi cadaveri stellari continueranno a vagare come zombie in un universo che continuerà ad espandersi. Quest’ultima era è già iniziata. L’energia oscura ha iniziato a dominare l’espansione circa 6 miliardi di anni fa, nel periodo in cui stavano nascendo il Sole e l’intero sistema solare. Finché i nuclei atomici stabili e il tessuto spazio-temporale non dovessero subire una sorta di collasso improvviso, e finché l’energia oscura si comporterà nel modo che osserviamo tutt’ora, questo destino è inevitabile.


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view post Posted: 5/12/2023, 09:41     “Camilla terrorizzata dal fantasma della Regina Elisabetta”: cosa succede - Fantasmi
La Regina Camilla ha forse perso il senno della ragione? Assolutamente no, si dice che Elisabetta II sia giunta dall’aldilà per farle visita.

La leggenda narra che la giovanissima Elisabetta II e sua sorella Margaret incapparono in un’ombra misteriosa, nascosta tra le mura dell’incantevole castello di Balmoral. In molti sostennero che, nei meandri del palazzo, dimorassero gli spiriti degli antenati Windsor e che tutt’oggi si potessero udire i loro passi nel cuore della notte.

Scricchiolii, gelide brezze che accarezzano la pelle degli ospiti e un pizzico di magia e superstizione. Tutto ciò ha reso la residenza tanto amata dalla sovrana scomparsa una delle location più suggestive situate sul territorio britannico.

A quanto pare, il palazzo ospita ora lo spettro di un altro membro della famiglia Windsor: la Regina Elisabetta II ha forse deciso di passare l’eternità nel castello di Balmoral? Inspiegabilmente, nell’estate appena conclusa, Re Carlo III e la sua amata consorte non hanno trascorso le vacanze nella località scozzese, trasgredendo in tal modo ad oltre settant’anni di tradizione.

La colpa sarebbe da attribuire alla madre del sovrano, tornata dall’aldilà per fare compagnia al suo primogenito e alla Regina Camilla. Una fonte vicina alla Royal Family avrebbe confermato lo sgomento della rivale numero uno di Diana Spencer nell’apprendere della presenza paranormale della suocera.

Camilla non vuole tornare a Balmoral: avvistato il fantasma della Regina Elisabetta II
La Regina Camilla ammise di non amare particolarmente il castello di Balmoral a causa della presenza degli spifferi. Tuttavia, nelle ultime ore, è emersa una verità sconcertante in merito alla reale motivazione che spingerebbe la sovrana a rifiutare il soggiorno nella residenza scozzese. Secondo una fonte vicina alla Royal Family, la moglie di Re Carlo III avrebbe visto il fantasma di sua suocera circolare liberamente tra i corridoi del palazzo. Questo l’avrebbe convinta ad allontanarsi categoricamente dalla storica residenza estiva.


“Si possono sentire i suoi passi sulle assi scricchiolanti del pavimento” – ha confermato la fonte – “prima di vederlo comparire”. I più scettici attribuiranno il rumore ai fastidiosi tarli del legno, mentre in molti ritengono che tale ipotesi non sia poi così paradossale. Tra i fantasmi scozzesi più famosi, non possiamo non citare l’iconico John Brown.

Egli fu il servitore e confidente della Regina Vittoria. Il loro rapporto fu molto profondo, tanto da alimentare le voci in merito ad un presunto rapporto sentimentale. Si dice che il suo fantasma passeggi per i corridoi del castello con indosso il classico kilt della tradizione scozzese. La stessa Elisabetta II sostenne di aver visto il suo spirito in giovane età.


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view post Posted: 23/11/2023, 18:54     La Terra ha ricevuto un messaggio trasmesso da un raggio laser da quasi 16 milioni di chilometri di distanza - Astronomia

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La NASA ci ha appena dimostrato che la tecnologia ci aiuterà ben presto a comunicare con eventuali altre forme di vita intelligenti.
La NASA ha appena dimostrato che la tecnologia potrebbe aiutare a mettere in collegamento tutta la galassia, trasmettendo messaggi tramite laser su una distanza di quasi 16 milioni di chilometri. Si tratta di circa 40 volte il percorso Luna-Terra, ed è la prima volta che le comunicazioni ottiche vengono inviate a una distanza simile. Tradizionalmente, utilizziamo le onde radio per comunicare con i veicoli spaziali, ma frequenze di luce più elevate, come il vicino infrarosso, offrono un aumento della larghezza di banda e quindi un enorme aumento della velocità dei dati. Se in futuro saremo in grado di inviare messaggi video ad alta definizione da e verso Marte senza un ritardo significativo, allora questa è la tecnologia di cui abbiamo bisogno. Il test fa parte dell’esperimento Deep Space Optical Communications (DSOC) della NASA e i primi risultati fanno ben sperare.

Una rete cosmica

Essendo luce infrarossa, gli ingegneri possono facilmente trasmettere le sue onde in forma laser. Ciò non fa muovere la luce più velocemente, ma riordina e vincola il suo raggio a un canale più stretto. Richiede molta meno energia rispetto alla dispersione di onde radio ed è più difficile da intercettare. Ciò non significa che sia un compito semplice. I bit di dati sono codificati nei fotoni emessi dal laser, che richiede una serie di delicati strumenti – inclusi rilevatori superconduttori ad alta efficienza – per preparare le informazioni per la trasmissione e tradurle all’altra estremità.

Laser e luce infrarossa, una sfida da vincere
Un’altra sfida è far sì che il sistema adatti la sua configurazione di posizionamento in tempo reale. In questo ultimo test, i fotoni laser hanno impiegato circa 50 secondi per passare dalla navicella spaziale al telescopio, tutto questo mentre comunque si muovono nello spazio. Il ricetrasmettitore laser che ha effettuato la connessione si trova a bordo della sonda Psyche, diretta verso la fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Ha preso contatto con il telescopio Hale dell’Osservatorio Palomar in California. È previsto un sorvolo di Psyche attorno a Marte. Continueranno ad essere effettuati test per perfezionare e migliorare questo innovativo metodo di comunicazione laser. L’obiettivo è assicurarsi che sia veloce e affidabile come deve essere.



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view post Posted: 13/10/2023, 13:00     La Nasa svela cosa ha trovato nei frammenti dell’asteroide Bennu: “È bellissimo” - Astronomia

La Nasa ha organizzato una conferenza stampa per svelare i primi risultati delle analisi sul materiale raccolto dalla superficie di Bennu, l’asteroide dove è arrivata la missione OSIRIS-Rex.



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Il 24 settembre del 2023 una capsula scura è atterrata nel deserto dello Utah. Niente di inatteso, anzi. Quella capsula, abbastanza grande da dover essere trasportata da almeno due persone era l’obiettivo di una missione cominciata nel 2016 dalla base di Cape Canaveral. La capsula atterrata nel deserto dello Utah conteneva i campioni dell’asteroide Bennu (per essere precisi 101955 Bennu). Questa è stata una delle parti più importanti della missione OSIRIS-Rex.

Ora il contenuto di quei campioni è stato reso pubblico, anche con un po’ di enfasi di troppo: al Johnson Space Center di Houston, in Texas, sono state proiettate le immagini con tanto di musica trionfale dei ricercatori Nasa che trasportavano contenitori sigillati avvolti dal fumo. Probabilmente solo una versione scenica di quelli che sono stati fatti i veri test.


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NASA | La polvere trovata nella capsula atterrata nel deserto dello Utah




La composizione dei campioni analizzati
Ashley King del London's Natural History Museum ha chiarito con un solo commento quanto fosse grande l'emozione davanti ai frammenti dell'asteroide: "Quello che abbiamo visto finora è sicuramente bellissimo". Per adesso questi materiali hanno affrontato solo un primissimo giro di test. Il team che ha potuto ossservali ha rivelato che dentro questi campioni ci sono carbonio e minerali ricchi d'acqua. Nei prossimi mesi i materiali raccolti dalla missione OSIRIS-Rex verranno analizzati anche da altri laboratori, fuori dagli Stati Uniti.

Intervistato dalla BBC, Ashley King ha spiegato che questi elementi aiuteranno a capire come è iniziata la vita sulla Terra: "I campioni alimenteranno la nostra comprensione di come i primi elementi organici potrebbero essersi uniti per formare la vita sulla Terra e forse anche altrove nel Sistema Solare. Penso che sarà incredibilmente prezioso".

I risultati sono stati commentati anche da Bill Nelson, amministratore delegato della Nasa: "Quasi tutto ciò che facciamo alla NASA cerca di rispondere a domande su chi siamo e da dove veniamo. Missioni della NASA come OSIRIS-Rex miglioreranno la nostra comprensione degli asteroidi che potrebbero minacciare la Terra, dandoci uno sguardo su ciò che si trova oltre".

La missione OSIRIS-Rex
Bennu è un asteroide carbonioso di tipo B che tra le sua caratteristiche ha quella di essere particolarmente ricco d’acqua. La sonda OSIRIS-REX è partita dalla Terra l’8 settembre 2016 e ha portato a termine un viaggio lunghissimo per far arrivare i frammenti dell’asteroide nei laboratori della Nasa. Prima la sonda ha raggiunto l’asteroide Bennu alla fine del 2018 e ha passato due anni a mapparlo dall’esterno.

Nell'ottobre del 2020 ha estratto un braccio robotico con cui ha prelevato il campione da circa 250 grammi e quindi si è avvicinata di nuovo alla Terra per lasciare cadere la capsula con il materiale verso la superficie terrestre. A questo punto la capsula è entrata nell’atmosfera con una velocità di circa 44.500 km/h. Superato l’impatto con l’atmosfera è poi atterrata, grazie anche al suo paracadute, nel deserto portando così tutti i campioni in salvo.





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view post Posted: 7/10/2023, 18:09     Terremoto ai Campi Flegrei - Disastri

Campi Flegrei, il suolo si alza. Parla il vulcanologo: scenari da brividi


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Un piano di evacuazione in caso di evento di bradisismo grave nella zona dei Campi Flegrei.
Ci lavora il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, che porterà un decreto apposito in Consiglio dei ministri. Mentre quello per l’evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio c’è già.
Ora a parlare è Giuseppe De Natale, geologo e fisico di solida fama internazionale, dal 2013 al 2016 Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, coordinatore del progetto Campi Flegrei Deep Drilling Project, premio Sergey Soloviev 2018 dall’European Geosciences Union, e dirigente di Ricerca dell’Ingv.
L'esperto è netto: "L’avevo previsto e scritto già nel 2018, non fui ascoltato".
Come si legge su Quotidiano Nazionale, De Natale è convinto da tempo di quanto poi realmente sta accadendo: "Innanzitutto ci tengo a precisare che quanto dirò non rappresenta necessariamente la posizione ufficiale dell’Ente.
Parlo come ricercatore che si occupa da 40 anni di questi argomenti", dice.
De Natale, dopo la nuova scossa di magnitudo 4.0, che tiene in uno stato di ansia le persone che vivono tra Pozzuoli e Napoli, ammette: "Non è mia intenzione allarmare o tranquillizzare.
Quali azioni compiere? "Intanto capire quello che sta succedendo. La sismicità dipende dal fatto che il sollevamento del suolo sta aumentando, nel porto di Pozzuoli dal 2006 a oggi è di 1,20 metri.
La risalita è la spia che in profondità, tra zero e tre chilometri, c’è una sorgente di pressione, che può essere magma o acqua che si sta riscaldando, che spacca anche le rocce e, quindi, determina terremoti sempre più forti e frequenti", spiega il vulcanologo.
Il consiglio è di "agire subito, senza creare allarmismi, controllare gli edifici ed evacuare quelli fatiscenti".
L’importante, in un’emergenza come questa, è fare le azioni giuste, rapidamente".


Fonte

view post Posted: 5/10/2023, 18:00     Terremoto ai Campi Flegrei - Disastri

BollettinoWeb_CF_2023_08




Durante il mese di agosto 2023 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 1118 terremoti con una Magnitudo massima=3.6±0.3. Di questi, 1026 eventi (circa il 91.8% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 75 eventi (circa il 6.7% del totale), hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 14 eventi (circa l’1.3% del totale), hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9 e 3 eventi (circa lo 0.3% del totale), hanno avuto una magnitudo ≥ 3.0. In totale sono stati localizzati 703 eventi (circa il 63% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4 km.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo confermano una geometria radiale del sollevamento centrato nell'area di Pozzuoli con una velocità massima di circa 15±3 mm/mese da gennaio 2023. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 113 cm da novembre 2005, di cui circa 80 cm da gennaio 2016.
I valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano una lieve tendenza all’aumento. I parametri geochimici confermano i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell'area della Solfatara si conferma essere elevato di circa 4000 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.

Fonte 1




Due scosse di terremoto nei Campi Flegrei sentite pure a Napoli: la più forte di magnitudo 2.6, torna la paura



Altre scosse di terremoto nella zona dei Campi Flegrei e in tutta l’area occidentale di Napoli. Mercoledì 3 ottobre la terra è tornata a tremare, con due scosse ravvicinate che si sono manifestate nel giro di circa mezz’ora. Il sisma più intenso si è verificato alle 10:46, misurando una magnitudo di 2.6. Precedentemente, alle 10:18, si era verificato un altro evento sismico con una magnitudo di 1.7. Non c’è pace per i residenti, che da diverse settimane devono fare i conti con la preoccupazione per lo sciame sismico e il timore di eventi disastrosi, come una possibile eruzione vulcanica

Lo sciame sismico
La serie di terremoti che sta nuovamente colpendo l’area dei Campi Flegrei ha iniziato con un primo evento di magnitudo 1.7, che ha causato vibrazioni avvertite anche dai residenti locali. L’epicentro di questo terremoto si è verificato a soli 2 km di profondità, nella zona dell’Accademia Aeronautica.

Poco dopo, alle 10.47, è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 2.6. Questa volta l’area interessata è stata ancora più ampia, coinvolgendo la zona tra i Campi Flegrei e la città di Napoli. L’epicentro di questa scossa è stato localizzato a una profondità di 3 km nella zona del Rione Solfatara.

Il terremoto di lunedì 2 ottobre
I residenti sono ancora in apprensione per la scossa di terremoto di magnitudo 4 che ha colpito la zona lunedì 3 ottobre.

Questo evento, insieme alle altre forti scosse – fra cui quella del 27 settembre, valutata come la più forte registrata in provincia di Napoli negli ultimi anni – ha alimentato le preoccupazioni per una zona il cui rischio sismico elevato è ben noto.

Il rischio di eruzione
Se si escludono gli eventi sismici di maggiori proporzioni, per la maggior parte l’area a ovest del centro di Napoli è stata interessata da terremoti di entità trascurabile. Si tratta di una situazione non nuova, ma che ha comunque nutrito le paure dei residenti nell’ottica di subire un evento catastrofico.

Giovanni Macedonio, geofisico dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, ha parlato in ogni caso di rischio “relativamente basso” di eruzione vulcanica nei Campi Flegrei.

La situazione è sotto stretto monitoraggio attraverso satelliti e GPS, con l’osservazione delle minime deformazioni del suolo e l’analisi delle temperature e composizioni dell’acqua e del gas. Tuttavia, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito non ha escluso che, con l’attività sismica in aumento, possano verificarsi altre scosse con alta magnitudo, fino a 5, con conseguenti danni probabili agli edifici.

e parole del sindaco di Napoli Manfredi
Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha allontanato l’ipotesi di un’eruzione vulcanica. “In questa fase dobbiamo fare distinzione tra due tematiche connesse tra loro che hanno impatto diverso” ha osservato il primo cittadino.

“Le crisi bradisismiche che stiamo vivendo in questi giorni allarmando la popolazione, sono crisi che rappresentano una conseguenza dell’attività che avviene in profondità magmatica ma non rappresenta un precursore di una fantomatica eruzione” ha detto il sindaco di Napoli. “Nei casi delle ultime crisi bradisismiche, le scosse si sono arrestate senza conseguenze estreme”.

Fonte 2
view post Posted: 5/10/2023, 17:56     Signori, ci sono delle nuove galassie vicinissime a noi, e ci abiteremo presto - Astronomia
L'UH Institute for Astronomy delle Hawaii ha trovato una strana e immensa bolla in una rete di galassie.


Qualcuno l'ha definito un "fossile del Big Bang" mentre il nome che gli ha dato l'UH Institute for Astronomy delle Hawaii è Ho'oleilana, un termine legato a un canto hawaino sulla creazione.

L'oggetto di cui si parla è un'immensa bolla che si trova a 820 milioni di anni luce dalla Terra, una struttura che per l'appunto potrebbe essere il residuo dell'esplosione che ha creato tutto ciò che ci circonda.


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Frédéric Durillon, Animea Studio; Daniel Pomarède, IRFU, CEA University Paris-Saclay




C'è una strana bolla tra queste galassie
L'astronomo Brent Tully e il suo team hanno trovato inaspettatamente questo oggetto all'interno di una rete di galassie. Queste strutture massicce sono previste dalla teoria del Big Bang e sono il risultato di increspature presenti nel materiale dell’universo primordiale, note come oscillazioni acustiche barioniche (BAO).

"Non lo stavamo cercando. È così enorme che si estende fino ai bordi del settore del cielo che stavamo analizzando", ha spiegato Tully. "Come aumento della densità delle galassie è una caratteristica molto più forte del previsto. Il diametro molto grande di un miliardo di anni luce va oltre le aspettative teoriche. Se la sua formazione ed evoluzione sono in accordo con la teoria, questo BAO è più vicino del previsto, il che implica un valore elevato per il tasso di espansione dell'universo."

I ricercatori sostengono che questa potrebbe essere la prima volta che viene identificata una struttura individuale associata a un BAO. Hoʻoleilana comprende molte strutture ben note precedentemente trovate dagli astronomi, come la Grande Muraglia di Harvard/Smithsonian contenente l’ammasso del Coma, l’ammasso di Ercole e la Grande Muraglia di Sloan. Il Supercluster Boötes risiede al suo centro e anche lo storico Vuoto di Boötes, un’enorme regione sferica vuota.


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